Cerca

VACANZE 2025

Panino “clandestino” per il figlio celiaco

«Inaccettabile chiedere permesso»

Monopoli, il panino “clandestino” per il figlio celiaco: il caso che riaccende il dibattito nei lidi

Nella settimana in cui il caro-ombrellone fa discutere più del meteo, a Monopoli a infiammare gli animi non sono i prezzi, ma un semplice panino. Il 12 agosto 2025, una madre chiede al lido Marzà di poter portare una merenda per i due figli, di cui uno celiaco: ottiene un “sì” condizionato, solo per il bambino con intolleranza al glutine e, per di più, lontano da occhi indiscreti. «Inaccettabile chiedere il permesso», sbotta. E quella che doveva essere una giornata di mare si trasforma in un caso emblematico, tra regole, buon senso e rispetto delle esigenze sanitarie.


Secondo il racconto della donna, Maria, i prezzi “da Ferragosto” del lido Marzà di Monopoli apparivano un affare rispetto ad altri: 60 euro per due lettini e parcheggio. Il nodo, però, erano i due bambini, uno con intolleranza certificata al glutine. Alla domanda «Posso portare un panino per i miei figli come merenda?», la risposta del gestore sarebbe stata netta: «In via del tutto eccezionale può portare il panino, ma solo per il bambino con l’intolleranza». Non solo. La merenda doveva consumarsi senza che nessuno la vedesse: «Quando viene qua vediamo dove farla mettere». Maria insiste: «Sono solo due panini per due bambini, è assurdo impedire al fratellino senza intolleranze di mangiare la stessa merenda». Ma la replica, riferisce, resta ferma: «Per l’altro no, assolutamente no. Le sto facendo una cortesia solo per il celiaco».


La donna racconta di essersi sentita trattata con durezza quando ha richiamato il regolamento regionale che, a suo dire, consentirebbe di introdurre cibo e bevande a uso strettamente personale nelle spiagge attrezzate, tanto più in presenza di specifiche esigenze alimentari. «Mi ha detto di non avvicinarmi, mi ha aggredita verbalmente», sostiene, ricordando anche la frase «Questa è proprietà privata». «Sembrava di dover contrattare un permesso. È inaccettabile che a un genitore venga chiesto di scegliere quale dei suoi figli può mangiare».


Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400