“Ok la difesa, è importante in D”

È moderatamente soddisfatto mister Massimo Pedriali dopo il doppio successo della sua Adriese nel triangolare di sabato a Mesola (1-0 sui castellani, 3-0 sul Loreo). Il tecnico ferrarese, di ritorno sulla panchina granata dopo 15 anni e una vita nelle giovanili (con immense soddisfazioni negli ultimi anni, vedi il duplice scudetto Under 18 con la Spal), sta modellando a sua immagine e somiglianza la giovane compagine granata, instillando nei suoi ragazzi chiari concetti e ben applicati in questo pre-campionato. E la fiducia nell'ambiente piano piano cresce.

Per approfondire leggi anche: 

Adriese regge alle insidie degli ex

I granata di Pedriali trionfano a Mesola contro i padroni di casa di Cavallari e il Loreo di Mattiazzi

Mister, diciamolo con moderazione: la direzione sembra quella giusta.

“Stiamo lavorando bene e tanto, in particolare nei giorni scorsi: infatti a Mesola eravamo un po’ imballati e a volte le giocate non rispondevano alla testa. Ma la doppia sfida è stata buona e sono contento per la solidità difensiva, fondamentale in un campionato come la D, alla quale devono contribuire anche gli attaccanti. Bene, peraltro, che abbiano trovato anche il gol, vedi i centri di Gozzerini e Mavriqui. Certo, serve migliorare in molte cose, ma mancano 15 giorni al debutto ufficiale”.

Detto che bisognerà passare da avversari di categoria, la squadra comincia ad avere una sua identità.

“Cerchiamo di dare ai ragazzi piccoli principi, che tutti devono attuare e migliorare. Voglio che la squadra attacchi alta e, quando la palla viene persa, aggredisca subito. È il gioco moderno, ciò che dobbiamo fare se vogliamo ottenere dei risultati”.

Il cantiere è ancora aperto? Anche a Mesola c’erano volti nuovi.

“Vero, ma mancano ancora almeno 4/5 giocatori e il direttore Daniele Simeoni sta facendo un gran lavoro. La prossima settimana dovrebbe arrivare qualcun altro: dobbiamo completare la rosa, soprattutto con qualche profilo strutturato e di esperienza che ora manca, necessario in un campionato difficile come la D. Però chi finora ha giocato si è comportato bene”.

Del resto, dopo le mille vicissitudini societarie estive, dovete recuperare rapidamente il tempo perduto.

“Dobbiamo ottimizzare i tempi, ma senza farci prendere dall’ansia: mettiamo un tassello alla volta, facendo in modo che sia quello giusto”.

Come ha ritrovato l’ambiente granata dopo 15 anni?

“Ovviamente nuovo. La società con la presidenza di Scantamburlo era cresciuta rispetto a quando c’ero io. Ma le strutture sono solide e le persone rimaste hanno gran voglia di continuare ed entusiasmo. Adria merita un campionato importante e darò tutto me stesso per immettere energie a questa squadra e soddisfare il pubblico”.

Ora le due ultime amichevoli e si parte.

“Bisogna mettere minuti nelle gambe dei giocatori e farsi trovare pronti in vista del debutto ufficiale”.