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LA POLEMICA

47enne muore dopo il taser

Secondo caso a pochi giorni, è dibattito

Genova, 47enne muore dopo l’uso del taser: indagine per omicidio colposo e autopsia disposta

Un uomo di 47 anni, di origine albanese, è morto a Sant’Olcese, sulle alture di Genova, pochi istanti dopo essere stato colpito più volte con il taser durante un intervento dei carabinieri. È il secondo decesso in pochi giorni avvenuto in circostanze analoghe, dopo la morte di Giampaolo Demartis, 41 anni. La Procura ipotizza un arresto cardiaco correlato all’uso della pistola elettrica, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha disposto l’autopsia.

Secondo le prime ricostruzioni, i vicini hanno chiamato il 112 dopo aver udito forti rumori e urla provenire dall’appartamento in cui viveva il 47enne. Sul posto sono intervenute due pattuglie. L’uomo è stato trovato in evidente stato di agitazione, forse alterato dall’alcol. Un carabiniere ha esploso un primo colpo di taser che avrebbe colpito di striscio sia il 47enne sia un collega; il secondo colpo non avrebbe prodotto effetti. La pistola è quindi passata a un altro militare, che ha sparato nuovamente. Pochi istanti dopo l’uomo ha perso conoscenza. All’arrivo del 118, i tentativi di rianimazione sono risultati vani e il decesso è stato constatato sul posto.

L'autopsia sarà decisiva per chiarire le cause della morte. Il caso si inserisce in un contesto di crescente scrutinio sull’impiego del taser, introdotto come strumento “non letale” per immobilizzare persone in forte agitazione. Due episodi ravvicinati riaccendono il dibattito. 

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