Emily in Paris conquista Venezia

C'è una Venezia che scorre su Instagram e un'altra che si muove, silenziosa e frenetica, tra rii e ponti: nel mezzo, Lily Collins. La star è stata avvistata sul terrazzino dello St. Regis con una maschera rinfrescante e poco dopo a bordo di un taxi d'acqua, accompagnata dal caption già diventato mood di stagione — "When work becomes play" — mentre la quinta stagione di Emily in Paris trasforma la laguna in set tra look cromatici, troupe internazionale e file di fan in cerca dello scatto perfetto. Le riprese, blindate ma leggibili nei dettagli, si sono concentrate tra il 17 e il 25 agosto 2025. Dopo le "cartoline" social di Collins domenica 17 dallo St. Regis, il set si è spostato lunedì 18 a Cannaregio, nella zona dell'ospedale, con servizi via acqua tra i rii Santissimi Apostoli e Santa Marina e passaggi sui ponti Minich e dei Consafelzi.

Martedì 19 e mercoledì 20 la troupe ha lavorato attorno a San Francesco della Vigna, in particolare a campo Santa Giustina, dove un'ordinanza locale ha autorizzato una sequenza in gondola affiancata da due barche di scena e un taxi d'acqua. Tra giovedì 21 e lunedì 25 sono previste riprese interne all'Hotel Danieli, mentre gli esterni tra venerdì 22 e sabato 23 hanno coinvolto campo San Simeon Grando, fondamenta Cappello, i rii Marin e San Giovanni Evangelista; la produzione lascerà la città il 25 agosto.

La grammatica visiva del set è già virale: per Emily, Collins indossava un corpetto bianco a pois neri abbinato a un'ampia gonna, mentre Ashley Park è stata vista con un mini dress giallo canarino. Accanto a loro si muovono in barca e tra i ponti le coppie di scena formate da Paul Forman (Nicolas de Leon) ed Eugenio Franceschini (Marcello Muratori). Sabato il motoscafo Benedetta ha traghettato il quartetto per ore tra San Marco, Accademia e Rialto, trasformando il tragitto in un vero e proprio fashion-cruise che alimenta l'estetica pop della serie. La produzione ha mantenuto regole rigorose di sicurezza per proteggere i flussi cittadini: security e staff hanno controllato gli accessi, scoraggiato assembramenti e reso difficile l'illusione del selfie da set, senza però spegnere la fame di contenuti dei follower. Giovani fan si sono appostati tra ponti e campielli, in un cortocircuito continuo tra piattaforme digitali e racconto televisivo, dove la città reale diventa feed mentre la produzione conserva il timone del racconto.