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SICUREZZA

Furti d’estate: i segnali che tradiscono

Come riconoscere i rischi

Furti d’estate: i segnali che tradiscono le nostre assenze e come proteggersi

Una città che si svuota, persiane abbassate e un silenzio che fa eco. È il contesto perfetto per i “topi d’appartamento”, che impiegano meno di dieci minuti per saccheggiare una casa. È un dato crudo, ma aiuta a mettere a fuoco il problema: spesso i ladri non hanno bisogno di essere acrobati o specialisti dello scasso; quando l’estate rende i condomìni deserti, a loro basta poco.

Ma quali sono le caratteristiche?


- Rapidità del colpo: quando i ladri riescono a entrare, la razzia può durare meno di dieci minuti.

- Facilità di accesso: perfino portoncini blindati, inferriate e finestre possono essere aperti, talvolta senza lasciare segni evidenti di effrazione.

- Contesto: i mesi estivi, con città e scale condominiali deserte, aumentano le opportunità per i malintenzionati.

- Punti d’ingresso: porte d’ingresso, finestre e portefinestre sono i varchi più sfruttati; le aperture esposte su balconi e affacci sono particolarmente sensibili.

- Strumentazione: anche attrezzi comuni (come ganci o trapani) possono bastare a scardinare elementi non adeguatamente protetti.

- Un dettaglio che sorprende: persino la gestione degli animali domestici può, in certe circostanze, svelare abitudini e assenze.


Il furto in appartamento non è tutto uguale. Ci sono i ladri estemporanei, che colgono l’occasione e tentano l’accesso spesso dalla porta d’ingresso. E ci sono i professionisti, i veri “topi d’appartamento”, che studiano il bersaglio con sopralluoghi e preparazione, specializzati nell’aprire porte e cancelli. A questi si aggiungono i cosiddetti “acrobati”, abili ad arrampicarsi sfruttando balconi, grondaie, condizionatori e appoggi vari per raggiungere finestre e portefinestre.


Non servono messaggi in chiaro: bastano piccole disattenzioni che, sommate, parlano da sole. I malviventi osservano la continuità delle abitudini: luci sempre spente, totale mancanza di attività intorno a balconi e ingressi, varchi facilmente raggiungibili e non rinforzati. Il punto, sottolineato da chi studia il fenomeno, è che le mancate precauzioni finiscono per comunicare assenza, più ancora delle protezioni installate.


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