Lo drogano e lo abusano

Una serata di festa che si trasforma in un incubo. Un ventenne ha denunciato di essere stato aggredito sessualmente dopo aver accettato una bevanda offerta da due persone conosciute al Pride Village di Padova. Pochi minuti, secondo il suo racconto, per sentirsi “stordito”, poi il buio e il risveglio in un giardinetto nei pressi della stazione. Sul caso si indaga, con l’ipotesi che nella bibita possa essere stata sciolta una sostanza capace di assopire e alterare la coscienza.

Stando a quanto riferito dal giovane, l’incontro sarebbe avvenuto all’interno dell’area del Pride Village. Due persone gli avrebbero offerto da bere; poco dopo, avrebbe avvertito un improvviso senso di sonnolenza e disorientamento. La presunta violenza sarebbe avvenuta in un’area verde nei pressi della stazione ferroviaria. Il ventenne ha sporto denuncia, riferendo di essersi sentito “stordito” e di non ricordare con chiarezza le fasi successive al drink.

Nel racconto della vittima emerge il sospetto che la bevanda sia stata adulterata con una sostanza ancora da identificare. L’ipotesi di composti allucinogeni o sedativi rientra nell’esperienza investigativa di casi analoghi, ma solo gli accertamenti sanitari e tossicologici potranno chiarire natura e tempi dell’eventuale somministrazione. Al momento, ogni dettaglio resta subordinato alle verifiche tecniche e alle valutazioni dell’autorità giudiziaria.

La cosiddetta “chemical submission” è una realtà spesso sottostimata: sostanze mescolate a bevande possono compromettere memoria, lucidità e capacità di autodeterminazione. La difficoltà a ricordare con precisione, la vergogna o il timore di non essere creduti spingono molte vittime a non denunciare. Proprio per questo, ogni segnalazione documentata è un tassello importante per comprendere e contrastare il fenomeno.