VOCE
rovigo
22.08.2025 - 22:00
Diffidare sempre. Soprattutto di guadagni miracolosi e di situazioni nelle quali ti dicono che devi decidere in fretta. Al contrario, prendersi tutto il tempo del mondo. E chiamare, sempre, sempre, sempre, il 112 o il 113.
Sono queste le regole d’oro che si debbono tenere presente per difendersi dalle truffe telefoniche e online, in crescita, che stanno ormai soppiantando quelle porta a porta, in netto calo. Anche e soprattutto, ultimamente, con la tecnica dello “spoofing”, che consente di fare comparire, come numero chiamante, sul cellulare della vittima, quello di centralini e sedi delle forze dell’ordine. Un’arma potente.
La questione è stata all’ordine del giorno di una riunione operativa in questura. Ne abbiamo parlato col questore, Eugenio Vomiero, affiancato dall’ispettore superiore Gianluca Marchi, in forza alla polizia postale, e all’assistente capo coordinatore Massimiliano Rizzo, supervisore della sala operativa della questura, ossia “la voce” che risponde alle richieste di aiuto, soccorso e intervento da parte dei cittadini.
Parliamo del fenomeno truffe, signor questore. Com’è la situazione?
“Vediamo che sono in aumento le truffe telefoniche e online, anche se - e questa è una buona notizia - diminuisce la percentuale di riuscita. Segno che fare prevenzione funziona. In calo, invece, le truffe “tradizionali”, quelle porta a porta.
C’è una ricetta per difendersi?
“Certo. Diffidare. E chiamare il 112/113 e, quando finalmente sarà istituito, il numero di emergenza unico”.
Entriamo nei dettagli. Cosa non deve fare la persona che subisce un tentativo di truffa?
“Non deve farsi mettere fretta. Quando ci viene detto che c’è un bonifico in uscita, che c’è un pagamento urgente da fare per un nostro caro in difficoltà, che si deve eseguire in fretta una procedura per ‘salvare’ i risparmi, non abboccare. Prendere tempo, dire che si verifica e si richiamerà. E chiamare le forze dell’ordine”.
Ci sono dei filoni principali di truffe?
“Sì, assolutamente. Ne possiamo individuare tre: il messaggio sul cellulare che avverte di un bonifico in uscita e invita a chiamare un numero se non lo si riconosce; la storia di un parente in difficoltà, che non può chiamare ma ha bisogno di un pagamento, o di un bonifico; e il trading online truffaldino”.
Partiamo dal primo caso, che è il più legato allo “spoofing” del quale si parla in questi giorni, è corretto?
“Sì. Perché, in questi casi, i malviventi spesso dicono alla vittima che sarà ricontattata dalle forze dell’ordine ed è in questo frangente che subentra lo ‘spoofing’, ossia la chiamata con il numero che riproduce, effettivamente, quello di sedi e centralini di polizia o carabinieri”.
Cosa può fare il cittadino?
“Fermarsi. Prendersi i suoi tempi. Dire che richiamerà, riagganciare e telefonare al 113. E verificare cosa sta davvero accadendo”.
E nel caso venga dipinta una situazione di emergenza di un familiare?
“Chiudere la comunicazione, cercare di parlare col familiare in questione, se non è possibile chiamare le forze dell’ordine”.
Parlavamo anche di truffe legate al mondo del trading online...
“Sì, in questo caso si tratta di raggiri molto più prolungati nel tempo. L’aggancio avviene tramite vere e proprie inserzioni sui social, che spesso utilizzano anche persone famose, ovviamente inconsapevoli, la cui immagine viene impiegata a loro insaputa, aiutandosi con l’intelligenza artificiale. Si promettono guadagni importanti. Prima viene proposto un piccolo investimento, che viene poi restituito con gli interessi. Quindi si passa a un investimento di migliaia di euro, che puntualmente spariscono. Non solo: spesso viene anche consigliata l’installazione di app che possono letteralmente prendere il controllo del telefono, consentendo ai truffatori anche l’accesso al conto”.
Quanto si può arrivare a perdere se si cade vittima di questi delinquenti?
“Purtroppo, non esiste un limite. Ci sono casi di persone che hanno rischiato di vedere sparire anche 100mila euro. Per fortuna, il pronto intervento ha scongiurato questa possibilità. Spesso, poi, i truffatori tornano a farsi vivi con la vittima”.
In che modo?
“Si presentano come società in grado di recuperare i fondi spariti e, in questa maniera, con varie scuse, si fanno dare altro danaro”.
E’ un quadro fosco e spaventoso... Riepiloghiamo al cittadino come difendersi, allora.
“E’ semplice. Diffidare e chiamare il 113 quando si sta vivendo una situazione difficile, inedita, allarmante. Chi chiama il 113 non sbaglia mai, non si deve avere paura di ‘disturbare’. Queste sono le regole principali, valide sempre. Poi, diffidare da chi promette guadagni semplici e importanti: non esistono. E cercare sempre un contatto con chi si conosce, come per esempio il proprio referente in banca. Ma, lo ripeto, chiamare sempre il 113”.
Regole, davvero, da tenere sempre presenti. Perché nel caso delle truffe, è vero che la polizia e le forze dell’ordine, una volta ricevuta la denuncia, indagano e spesso individuano anche i colpevoli.
Ma quasi mai, a questo punto, è possibile recuperare quanto sottratto alla vittima, ormai transitato in vari conti all’esterno e irraggiungibile. Da qui l’importanza di difendersi preventivamente. Ascoltando i consigli di chi ci difende.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE