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Nasce la scuola di tennis inclusivo

Una bella novità

Nasce la scuola di tennis inclusivo

L'abbraccio delle istituzioni al Bta WheelChair Open 2025 di Badia Polesine. Dopo le sfide sul campo è andata in scena la cena di gala in Abbazia della Vangadizza, un’occasione per ricevere la vicinanza delle istituzioni della provincia di Rovigo ai volontari della Bta, agli atleti iscritti, agli sponsor e tutti coloro che rendono possibile l'evento sportivo tennistico più importante della provincia di Rovigo. Gli ospiti sono stati il vice prefetto vicario, Valeria Gaspari, il capo di Gabinetto del questore di Rovigo, Matteo Berna Nasca, il maggiore Francesco Marino dell'Arma dei carabinieri, gli assessori regionali Cristiano Corazzari e Valeria Mantovan e i rappresentanti regionali del Comitato italiano paralimpico, del Coni, della Federazione italiana tennis e padel.

Ad aprire la conviviale sono state le parole di Vladimiro Amato, direttore del torneo internazionale di tennis su sedie a rotelle: “Scusatemi tutti se vi ho coinvolto in un progetto che porta tanta gioia, a cui è impossibile dire di no, e che anno dopo anno cresce grazie all'impegno di tutti noi, ma soprattutto grazie alla presenza dei nostri meravigliosi ospiti, atleti da tutto il mondo”.

Successivamente ha preso la parola il vice prefetto vicario Valeria Gaspari: “Lavorare sull'inclusione è un nobile impegno che produce miglioramenti alla nostra società. Non posso che farvi i complimenti e l'augurio di una felice prosecuzione per il vostro progetto, di vanto per il territorio e per la Regione”. Sulla stessa linea le dichiarazioni dell’assessore regionale Valeria Mantovan: “Lo sport è uno straordinario veicolo di inclusione. Ho avuto il piacere di ricevere il presidente, il vicepresidente e alcuni collaboratori del Comitato paralimpico del Veneto. Saluto il vice presidente regionale Nicolò Toscano con cui abbiamo ragionato insieme su come portare lo sport paralimpico dentro le scuole, con progetti che sappiano abbattere barriere, creare occasioni, valorizzare ogni persona. C’è una grande voglia di fare rete, di costruire opportunità vere, dove lo sport non è solo competizione, ma crescita, rispetto e dignità. Il lavoro continua. Insieme”.

E infine l’intervento dell’assessore regionale Cristiano Corazzari: “Il Veneto è stato nominato Regione europea dello sport 2024 grazie alla sua vivace tradizione sportiva e alla capacità di promuovere l'attività motoria a tutti i livelli. La Regione stessa promuove lo sport attraverso la sua legge regionale, sostenendo iniziative come la Carta etica dello sport e bandi per l'adeguamento degli impianti sportivi. In questo contesto, tutto dedicato all'inclusione, il progetto della Badia Tennis Academy, che per il secondo anno ospita un torneo internazionale di wheelchair tennis, si pone come esempio virtuoso, unico in provincia di Rovigo, per il quale la Regione Veneto si è posta al fianco già dalla prima edizione”.

Poi l’annuncio tanto atteso vale a dire la nascita di una scuola tennis in carrozzina, gratuita, per avvicinare ragazzi ed adulti allo sport. La scuola per l’inclusività e lo sport accessibile a tutti è stata affidata all'istruttore federale Stefano Venturoli, il primo iscritto è stato un bimbo di 8 anni, da qui l'idea di estendere l'offerta alle scuole del territorio.

Grazie all'azione di coordinamento della Provincia di Rovigo guidata dal presidente Enrico Ferrarese, e alla disponibilità dell’azienda Lab 3.11, che ha fornito in comodato d’uso gratuito le carrozzine specifiche, con taglie diverse per gli atleti, la Regione del Veneto, il Comune di Rovigo, alla consigliera di parità provinciale Loredana Rosato ed all'ufficio scolastico provinciale, stiamo raccogliendo le adesioni tra gli istituti comprensivi della Provincia, a partire da quelli dell'Altopolesine, più vicini ai campi della Bta.

Bta mette a disposizione degli enti, scuole in primis, un pacchetto di ore gratuite con il proprio istruttore Stefano Venturoli che sarà presente nei plessi scolastici aderenti al progetto per lavorare con i ragazzi disabili, anche attraverso attività comuni a tutti gli studenti.

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