VOCE
Sicurezza stradale
25.08.2025 - 07:07
Ha infilato la corsia di emergenza della Transpolesana come fosse una ciclabile, e ha tirato dritto per chilometri, contromano, sfiorato da camion e auto che su quella striscia d’asfalto corrono ogni giorno. Una pedalata da brivido sulla statale 434, l’arteria di 82 chilometri che collega Verona a Rovigo, interrotta soltanto dall’intervento della polizia locale all’altezza di San Pietro di Morubio. Protagonista, un 51enne originario del Kazakistan, fermato in sicurezza e sanzionato: la sua “scorciatoia” poteva trasformarsi in tragedia. A riportarlo il quotidiano L'Arena.
Sabato 23 agosto, intorno alle 9, il ciclista procedeva in contromano verso Verona lungo la corsia di emergenza della carreggiata diretta a Rovigo. Una scena che ha lasciato interdetti numerosi automobilisti, preoccupati per l’incolumità dell’uomo e costretti a manovre prudenti per evitarlo. Al chilometro 30+400, gli agenti del distretto di polizia locale “Media Pianura Veronese” di Bovolone, impegnati in consueti controlli della viabilità nel territorio di San Pietro di Morubio, gli hanno intimato l’alt ponendo fine a un viaggio tanto temerario quanto vietato.
Alla richiesta di spiegazioni, il 51enne non ha saputo fornire motivazioni convincenti. Gli agenti — coordinati dal comandante Marco Cacciolari — gli hanno contestato la violazione dell’articolo 175 del Codice della strada: divieto di circolazione sulle strade extraurbane principali per i veicoli non ammessi, biciclette comprese. L’infrazione comporta una sanzione di 42 euro (ridotta a 29,40 se pagata entro cinque giorni). Non essendo residente in Italia, l’uomo ha dovuto saldare immediatamente l’importo, come previsto. Scortato dalla pattuglia, ha lasciato la 434 al primo svincolo utile, in condizioni di sicurezza.
Secondo il distretto VR5C, competente su nove Comuni della Bassa, è il primo ciclista fermato in flagrante sulla superstrada. In passato, tuttavia, non sono mancate le segnalazioni di automobilisti costretti a schivare non solo animali (cani, caprioli e altra fauna), ma anche velocipedi, ciclomotori e motocicli di cilindrata non consentita. La 434 è un’arteria veloce e molto trafficata: imboccarla a pedali, per disorientamento o per “accorciare” il tragitto, significa esporsi a rischi gravissimi e mettere in pericolo gli altri utenti della strada.
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