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Rovigo cello city

Il violoncello si prende la città

Il via alla Rotonda con i solisti filarmonici. Chiusura il 21 settembre al Sociale con Elio

Il violoncello si prende la città

Corde tese, ricciolo all’insù, archetto alla mano e il violoncello è pronto. Scalda i motori, anzi, la cassa armonica, un’edizione che promette di far sognare, e suonare. Dal 30 agosto al 21 settembre torna il festival “Rovigo Cello city”, l’annuale kermesse targata Associazione musicale Francesco Venezze che, per la dodicesima volta, è pronta a investire di sonorità e ospiti d’eccezione la fine estate rodigina, tra questi un inedito Elio de “Le storie tese” per il grande finale spumeggiante.

“Siamo l'unica provincia con due conservatori, Adria e Rovigo. E questo festival, atteso in tutta Italia, manifesta tutta la vocazione della nostra comunità, verso la musica e la promozione dei giovani talenti”, ha commentato l’assessore regionale Cristiano Corazzari alla presentazione dell’evento, questa mattina. Plauso che ha ribadito anche l’assessore comunale Erika De Luca. “Un festival che rende ancora più attrattiva la nostra città”. Appuntamento ormai consolidato, come ha ricordato il direttore artistico Luigi Puxeddu, insieme alla presidente dell’associazione Venezze, Nicoletta Confalone: “Dal 2013, ogni anno un’innovazione, nel segno dei giovani, della musica e di uno strumento meraviglioso”.

Il via sabato prossimo alle 21 nel Tempio della Rotonda, con “il violoncello virtuoso”, nel quale i solisti filarmonici italiani insieme al celebre Maximilian Hornung, solista tedesco, orchestreranno i divertimenti di Mozart, le melodie di Grieg, un notturno di Tchaikovsky e uno dei cardini violoncellisti di tutti i tempi, con gli allegri di Haydn. Spazio ai piccoli, tra mini violoncelli e le indimenticabili formiche di Fabio Vettori, domenica 31 alle 17 all’auditorium Tamburini con “L’isola dei violoncelli”, favola di Marco Schiavon con i famosi disegnai animati dal vivo. Approdo poi nel segno del gusto grazie alla presentazione del nuovo gelato a cura della Gelateria Godot, preparato per l’occasione e disponibile gratuitamente per la durata del festival. Settembre inizia sotto il segno della Fenice, lunedì 1 alle 21 al Tamburini, il “Duo Cardelli”, di cui Giacomo è il primo violino del rinomato teatro veneziano, si esibirà in un repertorio tra Beethoven, Schumann e Chopin. Martedì 2, all’auditorium alle 21 “Geometrie variabili”, con Peter Somodari, primo violoncello dei Wiener Philarmoniker,la celebre ensemble conosciuta mondialmente per il tradizionale Concerto di Capodanno in diretta dal Musikverein di Vienna. Ad accompagnarlo, Desirèe Scuccuglia al pianoforte e dai giovani violoncellisti Michele Ballo Bertin, Andrea Talassi, Luca Dondi, Kiara kilianska e Viola Guerra. Mercoledì 3 alle 21 nella spettacolare chiesetta del Cristo, la storia sonora dell’evoluzione del violoncello con lo stesso Bertin insieme alla narrazione di Nicoletta Confalone. Giovedì 4 alle 11 al Tamburini, il workshop psicologia e gestione dell’ansia con Silvia Bontempi, alle 21 seguirà la performance “Strizzacervelli e strizzavioloncelli” a cura di Giovanni Boniolo. Sabato 6 alle 21 in auditorium, il primo premio al concorso “Jeune Chopin 2025” con il giovanissimo Antonio Pavan al pianoforte e Ettore Pagano al violoncello. Pagano che si esibirà anche il giorno seguente alle 21 nella cornice della Rotonda insieme al soprano Marily Santoro. Domenica 21 alle 20.45 al teatro Sociale, “VioloncElio”, un voyage spumeggiante che vedrà la partecipazione del noto musicista, insieme a un quintetto d’archi e alcuni giovani emergenti, tra voci e violoncelli; una smashata dagli echi pop, irrefrenabilmente ironica, da non perdere insomma. 

Eventi ad ingresso libero e gratuito (tranne il concerto del 21 settembre). Prenotazione facoltativa fino ad esaurimento posti (5 euro per soci associazione e 10 euro per non soci).

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