Viola il divieto di avvicinamento alla madre: arrestato

Un campanello d’allarme suona a metà pomeriggio a Urbana: una donna anziana, impaurita, chiama i carabinieri. Il figlio, 48 anni, è tornato a casa contro la sua volontà, nonostante il divieto di avvicinamento appena notificato. In pochi minuti scatta l’intervento: l’uomo viene trovato ancora lì e arrestato. Una scena purtroppo familiare in molte cronache, ma che qui ha un elemento decisivo: la tempestività della denuncia e della risposta delle forze dell’ordine.

Nel pomeriggio del 25 agosto, a Urbana, i carabinieri della Stazione di Casale di Scodosia hanno arrestato in flagranza un 48enne per la violazione delle misure cautelari imposte nei suoi confronti. L’uomo era stato informato la stessa mattina dell’allontanamento e del divieto di avvicinarsi alla madre, ma meno di due ore dopo si è ripresentato presso l’abitazione. La donna, spaventata, ha allertato i militari, che lo hanno sorpreso ancora sul posto e tratto in arresto.

All’origine degli ultimi provvedimenti c’è la decisione della vittima, lo scorso luglio, di rivolgersi ai carabinieri e raccontare una serie di aggressioni subite dal figlio. Secondo quanto riferito, dopo la morte del marito, avvenuta agli inizi dell’anno, l’anziana avrebbe vissuto un crescendo di sopraffazioni: prima verbali, poi fisiche, accompagnate da minacce di morte, fino a generare uno stato di costante agitazione e timore per la propria incolumità.

In seguito alla denuncia, sono state applicate misure restrittive a tutela della donna, tra cui il divieto di avvicinamento. La violazione, avvenuta a poche ore dalla notifica, conferma il livello di rischio segnalato e la necessità di un controllo rigoroso sul rispetto delle prescrizioni. Il rapido intervento dei carabinieri ha evitato possibili ulteriori conseguenze in un contesto già segnato da escalation. L’uomo è stato trattenuto in una cella del Comando Compagnia di Este, in attesa dell’udienza di convalida al Tribunale di Rovigo.