VOCE
SALDI
28.08.2025 - 19:15
I saldi non scaldano più come una volta. La stagione estiva 2025 consegna un quadro di mercato in affanno: meno gente nei negozi, scontrini più leggeri e una giungla di offerte anticipate che erode il valore dei saldi ufficiali. Mentre il picco del 25 luglio resta un’eccezione in un trend discendente, cresce la richiesta di regole certe, soprattutto online. A farsi portavoce del settore è Fismo Confesercenti del Veneto Centrale, con la presidente Nicoletta Allibardi che parla senza giri di parole di “far west promozionale” e chiede un cambio di rotta: spostare i saldi davvero a fine stagione e rafforzare i controlli sul digitale. L’80% degli operatori segnala un calo dell’affluenza nei punti vendita, dovuto a minore clientela e a una ridotta propensione all’acquisto. Le vendite arretrano del 30% rispetto al 2024.
I saldi sono schiacciati da uno scenario di offerte che parte settimane prima del via ufficiale: pre-saldi su invito per i clienti fidelizzati nei negozi specializzati e una spinta ancora più aggressiva sul canale digitale. “Negli ultimi anni le strategie commerciali per battere la concorrenza sono esplose. L’attuale quadro normativo fatica a tenere il passo con una realtà che sfugge ai controlli”, osserva Nicoletta Allibardi. Il risultato, spiega, è “un vero e proprio mercato parallelo” fatto di sconti anticipati, online e offline. Sul web e sui social, aggiunge, “assistiamo a un vero e proprio far west promozionale: offerte senza regole chiare, prezzi iniziali poco trasparenti e una tutela insufficiente per i consumatori. Parliamo di un’area grigia che muove centinaia di milioni di euro, ma dove la trasparenza è spesso l’eccezione, con conseguenze negative anche sulla qualità del prodotto”.
Il disequilibrio di forze penalizza il commercio tradizionale. “Le grandi piattaforme digitali, con le loro potenti agenzie di marketing, hanno creato uno squilibrio di mercato che penalizza i negozi di vicinato”, rileva Allibardi.
Per ripristinare senso e valore delle vendite di fine stagione, Fismo Confesercenti rilancia una proposta storica: spostare l’inizio dei saldi a fine stagione. L’obiettivo è duplice: consentire ai negozi una gestione più efficiente delle scorte e offrire sconti realmente vantaggiosi, riducendo l’impatto delle promozioni “selvagge”. “Posticipare i saldi permetterebbe ai negozi di lavorare con più serenità”, sottolinea Allibardi. Con il Black Friday alle porte, l’urgenza di un intervento normativo cresce per evitare un ulteriore colpo ai saldi invernali.
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