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PORTO TOLLE

“Crisi, situazione drammatica”

“Difficoltà nel rilancio dell’ex centrale e pesca in ginocchio. Che cosa sta facendo il Comune?”

“Crisi, situazione drammatica”

Cresce la preoccupazione per una crisi sociale ed economica che, secondo il comitato comunale del Pd, sta progressivamente erodendo il tenore di vita delle famiglie e rischia di travolgere l’intero territorio bassopolesano. “Da troppo tempo ormai assistiamo a una situazione drammatica, e troppo è anche il silenzio in merito alle cause che ci stanno trascinando nel baratro: è un silenzio che, chiaramente, ci preoccupa molto”, afferma il documento condiviso dal segretario provinciale Angelo Zanellato, dall’onorevole Nadia Romeo, dal capogruppo in consiglio comunale a Rovigo Diego Crivellari e dalla direzione regionale del Pd.

Al centro delle criticità denunciate la crisi occupazionale con la chiusura della centrale elettrica di Polesine Camerini che ha comportato la perdita di circa mille posti di lavoro, tra dipendenti diretti e indotto, senza alcuna misura di sostegno adeguata. “La promessa di riutilizzare il sito per fini turistici sembra incontrare notevoli difficoltà - spiegano - con una spoliazione della struttura da parte delle lobby del ferro e del rame, e ancora una volta con il silenzio tombale di chi governa il nostro comune”, prosegue il documento.

Secondo il Pd, anche gli impegni presi da Enel per la realizzazione di un villaggio turistico non sono stati rispettati. Non va meglio per il settore ittico, un tempo colonna portante dell’economia locale, oggi messo in ginocchio dalla comparsa del granchio blu: “Non sono state assegnate risorse per rispondere alla crisi o per sviluppare soluzioni alternative per competere con operatori esterni, mettendo a rischio l’intera economia e la grande tradizione ittica del nostro comune”, denuncia il partito. Anche il turismo, nonostante le potenzialità della zona, non riceve l’attenzione necessaria: piani concreti per valorizzare e promuovere il territorio sembrano rimandati, compromettendo un’importante opportunità economica. Sul fronte sociale, la chiusura di asili e scuole riduce i servizi educativi fondamentali, colpendo famiglie e giovani: “E’ vero che le nascite sono in calo, ma nulla sta facendo chi amministra per invertire la tendenza”, sottolinea il Pd.

La conseguenza è un aumento della disoccupazione giovanile e la necessità per molti giovani di trasferirsi altrove per trovare lavoro, con effetti negativi sulla qualità della vita e sullo sviluppo locale, e un calo demografico preoccupante. Anche la sanità risente della carenza di politiche adeguate. I cittadini, soprattutto quelli residenti nelle frazioni più lontane, devono percorrere 30-40 chilometri per raggiungere il pronto soccorso più vicino. “I residenti di Pila o Bonelli, ad esempio, pagano un prezzo altissimo per la vastità del territorio e per una politica regionale che favorisce il privato”, osservano i rappresentanti del gruppo.

Il Pd propone soluzioni concrete quali politiche di sostegno ai lavoratori disoccupati, piani strategici per lo sviluppo del turismo, ripristino e potenziamento dei servizi educativi, creazione di opportunità di lavoro locale per i giovani e maggiore attenzione alla sanità pubblica, garantendo uguali diritti di cura a tutti i cittadini. Il partito lancia un appello alle istituzioni locali e alle autorità competenti: “Invitiamo a prendere immediato atto di queste problematiche e a collaborare con tutte le parti interessate per trovare soluzioni concrete e durature”.

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