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FERRARA

Sorpresa al primo giorno del Buskers: arriva Gianna Nannini

Visita della cantautrice a Ferrara per consegnare il premio che porta il suo nome

Gianna Nannini, visita a sorpresa al primo giorno del Buskers: premiato Tribal Need

Chi l’avrebbe detto che la prima sera del Buskers avrebbe avuto il profumo di una grande sorpresa? Mercoledì 27 agosto, in occasione del debutto della 38esima edizione del festival a Ferrara, Gianna Nannini si è presentata tra la folla per consegnare il riconoscimento che porta il suo nome, istituito lo scorso anno. Un gesto che vale più di una presenza: una dichiarazione d’amore verso l’arte di strada e la sua energia contagiosa.

La prima edizione del Premio Gianna Nannini va a Tribal Need: artista originario di Modena, da anni residente in Sudafrica, dove approfondisce la musica aborigena. Una scelta che racconta bene la direzione del festival: apertura, ricerca, contaminazione. Quel che si premia, qui, non è solo la performance, ma un’idea di musica come ponte fra culture e linguaggi.

Sul festival e sulla presenza di Nannini è intervenuta l’assessore regionale alla Cultura, Gessica Allegni: “Il Buskers Festival, giunto alla sua 38esima edizione, si conferma uno degli appuntamenti culturali più attesi della nostra Regione. Qui, grazie alla grande intuizione del fondatore Stefano Bottoni, l’arte di strada ha trovato il suo spazio ideale di espressione, generando nuovi talenti e crescendo negli anni nel segno di una sempre crescente contaminazione tra varie forme d’arte e spettacolo e capacità innovativa, sotto la guida della direzione artistica di Rebecca Bottoni”. Un quadro che restituisce l’identità del festival: una fucina che vive nello spazio urbano e lo trasforma. “L’amicizia consolidata nel tempo con Omar Pedrini e tante e tanti altri rappresentanti del mondo musicale italiano e internazionale, insieme alla presenza di una grande cantautrice come Gianna Nannini, certificano il valore e la qualità del festival, che la Regione sostiene con orgoglio e convinzione”, ha aggiunto Allegni. Parole che tracciano un legame forte tra istituzioni, artisti e pubblico, capace di rinnovarsi ogni anno nelle strade e nelle piazze del centro storico ferrarese.

Non è la prima volta che Nannini incrocia il Buskers: nel 2020 fu ospite a sorpresa, esibendosi sul pontino del Castello Estense. Oggi, la sua presenza al fianco dei busker assume il sapore della continuità. Che cos’è, dopotutto, un festival se non memoria in movimento? Nel gesto di consegnare un premio a chi cerca e sperimenta, c’è l’invito a guardare avanti senza dimenticare il percorso.

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