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Il Bettinazzi tutto vestito a festa

Venerdì è andata in scena la presentazione della prima squadra e del settore giovanile dell’Adriese

Il Bettinazzi tutto vestito a festa

Adriese nella rituale foto di gruppo con la squadra e lo staff tecnico

L'Adriese, dopo due anni, è tornata a presentarsi alla città di Adria. E, contrariamente ai passati vernissage, il teatro è stato lo stadio Bettinazzi, che ha ospitato un folto pubblico in tribuna e tanto corroborante (dopo le note vicissitudini societarie estive) entusiasmo nell’ambiente granata. Non poteva esserci occasione migliore, dunque, per tenere a battesimo con tutti i crismi la nuova società del presidente Emanuele Mancin, protagonista a luglio del salvataggio in extremis della storia ultracentenaria del club, pronto ora ad affrontare da domani col primo turno di Coppa Italia in casa dei bolognesi del Progresso (e da domenica 7 col campionato) la stagione 2025-26 di Serie D.

Così, sotto la regia dell'addetta stampa Diletta Sarti, conduttrice della kermesse, hanno sfilato in campo la dirigenza, la prima squadra, i ragazzi del settore giovanile e gli staff tecnici. Ad inaugurare il vernissage il sindaco di Adria Massimo Barbujani e il vice Federico Simoni. "Faccio tre applausi - le parole di Barbujani - in primis a tutte le persone che, da maggio, hanno lavorato in silenzio e con attaccamento alla maglia affinché oggi fossimo qui, con la squadra iscritta in D; poi alla famiglia Scantamburlo e all’ex presidente Luciano, che ci ha regalato 15 anni di grande calcio; e alla nuova dirigenza, in cui ho visto entusiasmo, passione e forza di volontà. Assieme a loro studieremo una progettualità per ammodernare il Bettinazzi". "Dal 1906, con la matricola 700 - ha ripreso Simoni - l’Adriese è ininterrottamente parte del patrimonio storico della città, ringrazio anche i ragazzi del vivaio e i loro genitori in tribuna per aver creduto nel nuovo progetto”.

Poi, dopo il delegato provinciale Figc Luca Pastorello (“tutti i pensieri negativi di quest’estate sono stati cancellati grazie all’impegno della nuova dirigenza”) e il consigliere regionale Argentino Pavanati (“emozionante vedere tutta questa gente in tribuna e i tanti giovani giocatori, è quasi difficile distinguere tra prima squadra e Juniores”), è stata la volta del club. Su tutti il numero uno Mancin, al cui fianco c’era il collaboratore sportivo personale Sandro Di Benedetto (presidente dell’Imolese). “Siamo pronti per questa nuova avventura - il suo incoraggiamento - è stata costruita una bella squadra. Abbiamo voluto portare avanti il progetto di Scantamburlo, che è sempre presente con noi, e vogliamo fare bella figura. E, a tal proposito, voglio salutare Roberto Scantamburlo (l’ex vicepresidente ndr)”. Poi il direttore generale Marco Perazzolo. “Iscrivere la squadra all’ultimo e allestirla non è stato facile, ma con l’impegno di tutti siamo riusciti a creare qualcosa di buono, tra tanti giovani e giocatori di esperienza”.

Infine, dopo le parole dei cavalli di ritorno, mister Massimo Pedriali e capitan Emanuele Busetto, ecco l’architetto di questa nuova Adriese, Daniele Simeoni. “Abbiamo cercato di risolvere i problemi in breve tempo, puntando su giocatori interessanti e su uno staff qualificato, con dei valori. Speriamo che il lavoro fatto sia fruttifero e lo vedremo giorno per giorno”.

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