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Un’adriese vola dritto su Rai 1

Christian Mancin è tra gli attori del film “Le mie ragazze di carta”

Un’adriese vola dritto su Rai 1

Il giovane adriese Christian Mancin all'esordio sul piccolo schermo

Un giovanissimo cittadino adriese è stato protagonista su Rai 1. Christian Mancin, che diventerà maggiorenne il prossimo 25 settembre, è tra gli attori del film “Le mie ragazze di carta”.

“Le mie ragazze di carta”, diretto da Luca Lucini, è un dramma uscito al cinema nel 2023 e ambientato nel Trevigiano alla fine degli anni Settanta, quando l’ondata di urbanizzazione travolge la vita della famiglia Bottacin. Per il giovane Tiberio, abituato alla realtà rurale, il passaggio alla città diventa un percorso complesso e pieno di scosse emotive. Il film vanta un cast d’eccezione: Maya Sansa, Andrea Pennacchi, Cristiano Caccamo, Raffaella Di Caprio, Alessandro Bressanello, Giuseppe Zeno e Neri Marcorè. Accanto a loro, il giovane Christian Mancin interpreta Giacomo, un coprotagonista ribelle e generoso che regala freschezza e autenticità alla storia.

La carriera di Christian nasce quasi per caso. “Era il periodo del lockdown - racconta - e su Facebook avevo visto un annuncio per comparse in una fiction Rai a Venezia. Ho mandato un paio di foto e mi hanno chiamato”. Dopo un provino e un selftape sembrava che tutto fosse sfumato a causa dello stop per il Covid. Ma qualche mese dopo arriva la sorpresa: “Ero a pescare con gli amici, quando a mezzogiorno ho visto 18 chiamate perse da mia mamma. La produzione aveva chiamato per comunicarle che ero stato preso”.

Da quell’esperienza nasce il contatto con l’agenzia Mira Project di Sandrigo, che lo seguirà anche nell’avventura del film. “Dopo un primo provino andato bene, ho incontrato il regista Lucini e un mese dopo mi hanno comunicato che ero stato scelto per il ruolo di Giacomo. Ero incredulo: dalla mia prima esperienza erano passati pochi mesi”.

Le riprese si sono svolte a Treviso nel 2021. “All’inizio mi sentivo inadeguato, ero circondato da professionisti. Ma sono stati tutti gentili: il regista scherzava spesso per farmi sentire a mio agio e mi ha dato tanti consigli preziosi”. Il suo personaggio, Giacomo, è un ragazzo che nasconde dietro l’apparenza dura un cuore buono: “Vuole sembrare arrabbiato col mondo, ma in realtà ha un lato tenero. Il padre di Giacomo nel film gli regala una moto, una Caballero della Fantic, che ho amato tantissimo: durante le riprese il quad non riusciva neanche a starmi dietro”.

La passione per il cinema nasce dai giochi con il nonno. “Da piccolo ripetevamo insieme le battute di Bud Spencer e Terence Hill. Lui mi ha sempre spronato: era il mio orgoglio e voleva che ci provassi, ho sempre dimostrato di avere una buona memoria per le battute. Cresciuto nella povertà, per lui vedere gli attori famosi nei film era un sogno e in me rivedeva quella possibilità”.

Quando il film è uscito al cinema, Christian si è rivisto con emozione. “Mi sembrava strano: le riprese erano di due anni prima, avevo la voce diversa, ero più piccolo, e con quei capelli anni ’70 che mi facevano sorridere”.

Oggi Christian continua a fare provini, ma guarda già avanti: “Dopo la maturità mi piacerebbe tentare l’accademia al Centro sperimentale di Roma, anche se so che la selezione è durissima. In alternativa ci sono Venezia o Ferrara, l’importante è continuare a crescere”.

“Un percorso appena iniziato, ma che dimostra come impegno, passione e talento possano aprire le porte del grande schermo”, ha dichiarato il sindaco Massimo Barbujani, che sottolinea l’importanza di sostenere i giovani nelle loro aspirazioni, soprattutto quando riescono a trasformarle in risultati così concreti.

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