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Veneto? Naturale!

Cinque parchi per vivere la natura facendo sport.A ritmo lento, tra acque, boschi e montagne

Veneto? Naturale!

Una suggestiva veduta del Delta del Po polesano

Nel Veneto c’è una natura che si lascia vivere con passo leggero, tra sentieri silenziosi, argini navigabili, pascoli d’alta quota e pareti da scalare. Una natura che non si attraversa in fretta, ma si scopre poco alla volta, a piedi, in bici, a cavallo o su una canoa. È la natura dei cinque Parchi Regionali del Veneto, protagonisti della campagna “Veneto? Naturale!”, dove lo sport non è sfida, ma un modo per respirare il paesaggio, ascoltarne le storie e diventare parte di un ecosistema fragile, prezioso, vivo.

Dai Colli Euganei alle Dolomiti d’Ampezzo, dal Delta del Po alla Lessinia, passando per le rive del Sile, i parchi veneti formano una rete di biodiversità che coniuga ambiente, turismo lento e attività outdoor. Ognuno con una personalità diversa. Ognuno con un invito speciale da rivolgere a chi cerca esperienze autentiche.

Qui fare sport è naturale. Non solo perché i paesaggi invitano al movimento, ma perché ogni attività viene proposta con attenzione all’impatto ambientale e al valore del tempo: il tempo dell’osservazione, della relazione con il territorio, della connessione con sé stessi.

Nel Delta del Po, tra canneti e lagune, ci si muove in bici o in canoa, seguendo il volo degli aironi o lo spettacolo dei fenicotteri rosa che popolano le valli. Qui l'acqua è maestra di ritmo. I percorsi ciclabili, collegati ai tracciati di “Biciparco”, si snodano lungo argini e strade sterrate che toccano oasi protette, spiagge selvagge come Boccasette e campi di lavanda profumata.

Non lontano, il Parco del Fiume Sile accompagna i camminatori lungo il tracciato delle antiche alzaie, un “cammino d’acqua” che da Treviso scende verso la laguna. Qui, tra mulini, ville veneziane e boschi planiziali, è il remo che scandisce il passo, oppure la ruota della bicicletta o la scarpa da trekking. Un museo a cielo aperto, punteggiato da chiese e storie industriali.

Chi ama la verticalità, invece, trova nel Parco delle Dolomiti d’Ampezzo un luogo di meraviglia e adrenalina. Le pareti dolomitiche invitano all’arrampicata, le valli glaciali come la Val di Fanes sono il paradiso per l’escursionismo e l’alpinismo. In inverno, sci e ciaspole disegnano nuovi percorsi nella neve.

Meno noto ma altrettanto incantevole è il Parco della Lessinia, un altopiano che regala paesaggi lunari tra basalti, malghe e fossili marini. Qui il trekking ha il sapore della scoperta geologica, tra ponti di roccia, grotte e pascoli. D’inverno, sci nordico e ciaspolate diventano riti di immersione nella natura che dorme.

A pochi chilometri dalle città d’arte, i Colli Euganei offrono uno scenario vulcanico unico, fatto di boschi, vigneti, antichi monasteri e ville. Ideale per chi ama camminare con lentezza e fermarsi a gustare: un’escursione qui è spesso una passeggiata tra i sapori del territorio, dove il trekking si chiude con un calice di vino DOC o una visita ad Arquà Petrarca.

Con la campagna “Veneto? Naturale!”, la Regione punta a far conoscere i Parchi non solo come luoghi da visitare, ma come spazi da vivere, dove le attività sportive diventano veicolo di educazione ambientale, benessere e consapevolezza. Un invito a rallentare, ad ascoltare e a lasciarsi guidare dalla natura.

Perché nel Veneto, lo sport sostenibile è una scelta di vita.

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