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Zainaghi, debutto già con derby

Il nuovo tecnico della Tajo domani esordirà in una prima squadra in coppa contro l’Albarella

Zainaghi, debutto già con derby

Tagliolese pronta a scendere in campo

La stagione ufficiale al via domenica, con le prime giornate dei gironi di coppa dall’Eccellenza alla Seconda, fungerà anche da battesimo per il debutto in panchina a livello di prima squadra del tecnico della Tagliolese Enrico Zainaghi. Classe ’88, già allenatore in campo nei centrocampi di Porto Viro, Loreo, Tajo e Scardovari, le esperienze da vice di Pino Augusti al Porto e da head coach della Juniores Provinciale tajante (campione 2024-25) hanno rappresentato una sorta di master verso i ‘grandi’, mondo nel quale si confronterà a partire dal derby di domenica alle 16.30 in casa dell’Albarella Rosolina Mare.

Zainaghi, cominciamo da qui. Come si sente?

“C’è emozione per questo debutto, peraltro in uno dei pochi derby di questa stagione, visto il girone del campionato (Tajo assieme solo alle polesane Albarella e Bocar Juniors ndr). Sarà quindi un piacere farlo a Rosolina, con tanti ex da ambo le parti e gente che si conosce. Sarà un bel test, 50-50: tutti ci tengono a partire col piede giusto e a fare bella figura. Stiamo tutti abbastanza bene e mancherà solo Davide Roncon, che ha un fastidio cronico e speriamo recuperi per il campionato”.

Superare il turno non sarà semplice (ce la fa solo la prima del girone), poi però le gare serali ad eliminazione diretta fanno gola.

“Sì, queste di inizio stagione sono sempre partite difficili e ricche di incognite, anche per il grande caldo. Certo, andare avanti in coppa è bello e utile, permette di dare spazio all’intera rosa, peraltro da giocatore ho avuto la fortuna di arrivare in fondo alla competizione alcune volte. Però serve equilibrio, perché l'obiettivo è giungere al campionato nelle migliori condizioni: non ha senso lavorare meno in preparazione per essere subito brillanti in coppa”.

Ecco, il campionato (debutto interno domenica 14 settembre con lo Janus Selvazzano). Sulla carta il mercato è stato importante. Obiettivi?

“Ringrazio il mio collega dell’Albarella Giacomo Fecchio che ci considera tra i favoriti, ma il nostro scopo è trovare credibilità come squadra visti i tantissimi cambiamenti estivi, a partire da me. Cercheremo di arrivare nella miglior posizione possibile, che ora è difficile prevedere. Del resto, al netto delle ambizioni del Bocar, non conosciamo bene le avversarie di questo nuovo girone e nemmeno il nostro potenziale: ma garantiamo che daremo sempre il massimo. Di certo siamo ancora in rodaggio (nelle amichevoli, dopo l’incoraggiante debutto vinto ai rigori con l’Acv, è arrivato un secco ko per 3-0 sul campo di uno Scardovari fortissimo per la Seconda ndr) e la squadra sta risentendo della preparazione, ma abbiamo lavorato moltissimo e continueremo a farlo”.

C’è un mix interessante: diversi giovani promossi dalla Juniores, che ha portato al trionfo nello scorso campionato, e vari big giunti da categorie superiori, come Fuolega, Andreello, Bizzaro, Rossetti e Caraceni.

“Sì, ho scelto giocatori di esperienza che conosco bene, da inserire assieme ai 7/8 juniores che ho portato in prima squadra. Questa oggi, nel nostro territorio, a fronte di avversari come le padovane che dispongono di bacini molto più ampi, è l’unica strada. Bisogna formare giovani e fornire loro esempi da seguire, nella volontà di dare continuità al nostro importante vivaio. E, a tal proposito, avere una Juniores regionale ci aiuterà, perché giocherà in un livello più alto. Le porte per la prima squadra, a chi farà bene, sono aperte”.

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