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Il compleanno

Nonna Dina, 103 candeline per far festa

Celebrata la nonna centenaria al Centro servizi Zairo di Zero Branco

Centotre candeline e una comunità in festa: l'abbraccio a Dina Novello al centro Zairo

Un secolo e tre anni raccontati con grazia, un sorriso che ha attraversato epoche e una comunità che si stringe attorno a lei. Il 30 agosto, al centro servizi Zairo di Zero Branco, la signora Dina Novello ha celebrato 103 anni circondata dall’affetto di familiari, amici e operatori, in un clima di calore e gratitudine che profuma di buone storie di territorio.

Tra fiori, regali, applausi e una torta tutta per lei, la sala del centro Zairo — struttura che fa capo alla cooperativa socialeInsieme Si Può” — si è riempita di emozioni. A portare il saluto delle istituzioni sono intervenute l’assessore alle Politiche sociali di Mogliano, Francesca Caccin, e l’assessore ai Servizi sociali di Zero Branco, Lucia Scattolin, insieme al personale della struttura e ai familiari di Dina. Un omaggio collettivo che sottolinea quanto la longevità, quando sostenuta da una rete fatta di cura e relazioni, sia un patrimonio della comunità.

Nata a Mogliano il 30 agosto 1922, Dina Novello è cresciuta con tre fratelli e una sorella. Non si è mai sposata e ha scelto di restare accanto ai genitori, dei quali si è presa cura con dedizione. La sua è la storia di un lavoro paziente e preciso: prima sarta, poi commerciante con un negozio di mercerie a Mestre e, per anni, commessa alla boutique Celana. Puntualmente impeccabile — capelli raccolti nello chignon, modi gentili, attenzione per ogni cliente — ha lasciato un ricordo di professionalità rara e cortesia sincera.

Attorno a Dina si è sempre raccolta una piccola comunità fatta di amicizie solide: ogni fine settimana la sua casa diventava il luogo dell’incontro, tra cene preparate con cura (Dina è sempre stata un’ottima cuoca) e partite a carte. Un rito semplice, ma capace di tenere insieme generazioni e storie, nel segno della convivialità. “Donna amorevole, generosa e buona”: così la descrivono i nipoti, che hanno voluto ringraziare il personale della Zairo “per come curate zia Dina, con bravura e professionalità”. Parole che restituiscono il senso di una presa in carico attenta, dove competenza e umanità camminano insieme, e che spiegano perché una festa possa diventare anche il riconoscimento pubblico di un lavoro quotidiano spesso silenzioso. 

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