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Per il biogas a Sarzano arriva il semaforo verde

Il cda ha dato il via libera ai lavori: le ruspe si accenderanno entro due settimane.

Per il biogas a Sarzano arriva il semaforo verde

Via libera alla costruzione dell’impianto di trattamento rifiuti che Ecoambiente realizzerà a Sarzano. Il cda ha dato il semaforo verde alla ditta incaricata di effettuare i lavori, un disco verde accompagnato dal pagamento del 20% dell’intero importo per l’opera. Si tratta di quasi 4 milioni di euro, sui circa venti totali. A questo punto, quindi, la ditta Waste to Methane srl che si era aggiudicato l’appalto per il biogas a Sarzano, potrà davvero accendere i motori delle ruspe al cantiere, coda che dovrebbe avvenire attorno alla metà di settembre. Il via libera è arrivato con una decisione unanime del cda di Ecoambiente (formato da Pier paolo Frigato, Alberto Patergnani e patrizia Cassetta) che aveva recepito, a sua volta, l’ok del rup (responsabile del procedimento) al termine di una serie di verifiche ed esami su tutte le carte del progetto stesso.

Il disco verde del cda, con il mandato di pagamento, segna lo start ufficiale e definitivo dell’intervento per la realizzazione del digestore. Lavori ai nastri di partenza dopo il voto, mesi fa, dell’assemblea dei sindaci di Ecoambiente, e dopo, nelle ultime settimane, l’annuncio del finanziamento completo, da parte del governo con fondi Pnrr, dell’intera opera che dovrà essere completata entro giugno 2026. L’intervento in questione è la realizzazione di una centrale per il recupero di rifiuti organici e frazioni secche da raccolta differenziata della potenzialità di 50mila tonnellate/anno per la produzione di biometano. In pratica una riqualificazione tecnologica dell’impianto di selezione di rifiuti di Sarzano con l’inserimento di un impianto di recupero rifiuti organici e frazioni secche da raccolta differenziata di potenzialità di 50mila tonnellate/anno.

Per l’ultimazione dei lavori, comunque, si tratta di una sorta di corsa contro il tempo perché i tempi per la realizzazione sono stretti, entro giugno 2026, anche se non sono escluse, da parte del governo, proroghe di qualche mese.

Martedì prossimo, intanto, è in programma la riunione dell’assemblea dei soci di Ecoambiente, convocata dal sindaco di Rovigo Valeria Cittadin. Un incontro che ha fra i punti all’ordine del giorno la definizione di deleghe e compensi per il cda. In questo caso si tratta di definire le competenze che ricadranno in capo all’amministratore delegato (Alberto Patergnani). Ed è probabile che le competenze dei componenti del cda rimangano le stesse del precedente mandato. L’incognita da sbrogliare è quella della presenza dei Comuni soci di Ecoambiente, dato che nelle ultime riunioni dell’assemblea non era stato raggiunto il numero legale, trasformando, quindi, l’assemblea in uno stallo.

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