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Tragedie

Quattro morti in 48 ore lungo le strade

Tre motociclisti, due giovanissimi, e una persona in auto hanno perso la vita in quattro incidenti

veronese in lutto: tre motociclisti morti in un giorno, sabato sera un quarto decesso

Un venerdì drammatico, un sabato sera che aggiunge dolore. In meno di quarantotto ore il Veronese piange tre motociclisti e un automobilista, un bilancio che scuote comunità intere e riaccende i riflettori sulla sicurezza stradale. Nomi, storie, luoghi familiari: dietro i numeri ci sono famiglie, amici e paesi che oggi si stringono nel cordoglio.

Venerdì la provincia è stata colpita da tre tragedie sulle due ruote. A perdere la vita sono stati Daniel Antonini, 17 anni di Grezzana, e Matteo Adami, 20 anni di Santo Stefano di Zimella, seguiti in serata da Matteo Grandis, 46 anni, residente a Zevio. Sabato sera il dolore si è rinnovato con la morte di un automobilista di 66 anni a Palù, in località Palazzina.

Daniel Antonini, che avrebbe compiuto 18 anni tra un mese, stava percorrendo via Praro in località Azzago, diretto verso Cerro, quando si è scontrato con il rimorchio di un trattore che scendeva verso Grezzana. La notizia ha scosso l’intera comunità: ad Azzago e a Grezzana si è pregato il rosario, trasformato in un abbraccio collettivo ai familiari. Sui social il Centro Stimmatini, dove Daniel studiava, lo ha ricordato così: “La tua gentilezza, il sorriso e i sogni che portavi nel cuore resteranno per sempre con noi”.

A Veronella, lungo via Nuova Padovana, Matteo Adami è rimasto coinvolto in un impatto frontale con un’auto d’epoca mentre era in fase di sorpasso. Il cordoglio del paese è andato a mamma Marika, papà Riccardo, alla sorella e ai nonni. La famiglia Adami è molto conosciuta: la nonna ha gestito per anni una bottega di alimentari, il padre ha lavorato a lungo alla realizzazione del carro di Carnevale.

In serata, lungo la strada regionale 11 tra Caldiero e Lavagno, il 46enne Matteo Grandis ha perso il controllo della sua moto, andando dritto a una rotonda. I soccorritori del Suem 118 hanno tentato a lungo di rianimarlo senza successo.La polizia stradale ha effettuato i rilievi per chiarire le cause della fuoriuscita autonoma. Grandis, che viveva a Zevio, lascia un figlio maggiorenne.

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