VOCE
SOCIALE
01.09.2025 - 21:08
Il “caso” della famiglia che dallo scorso marzo occupa la stanza di un bed & breakfast senza sostenere la relativa spesa di alloggio è finito sotto i riflettori della tv. Lunedì mattina, a palazzo Nodari l’assessore ai servizi sociali Naja Bala è stata a lungo sotto il torchio dei microfoni della trasmissione “Fuori dal coro”, programma di Rete 4 condotto da Mario Giordano che domenica tornerà in onda dopo la pausa estiva. E il servizio girato lunedì nel capoluogo è previsto già nel copione di apertura della nuova stagione.
Il nodo della vicenda è quello già raccontato a più riprese nelle scorse settimane e ripreso pochi giorni fa anche dal consigliere comunale Antonio Rossini attraverso una interpellanza rivolta alla giunta guidata dal sindaco Valeria Cittadin. Insieme all’assessore Bala, davanti alle telecamere, erano presenti anche il titolare dell’attività Corte Vignazza di Sarzano e l’avvocato che lo rappresenta Michele Ciolino.
Ed è stato proprio quest’ultimo, all’incalzare delle domande, a spiegare come, a suo avviso il Comune sia l’unico interlocutore dell’impresa per far fronte al problema dell’occupazione della stanza da parte di una famiglia di origine extracomunitaria formata da cinque persone. Sì, perché il bed & breakfast dallo scorso marzo ospita la famiglia senza ricevere in cambio alcun pagamento delle spese di alloggio. E da marzo ad oggi, il conto della spesa ha continuato a salire a colpi di, più o meno, tremila euro al mese fino ad accumulare un credito di circa 16mila euro.
E dunque chi si dovrà fare carico di questa spesa, considerando anche che è stato aperto un contenzioso tra l’attività e la famiglia occupante? La domanda non ha una risposta precisa ma, secondo le parole dell’assessore Bala, non saranno le casse pubbliche, ovvero il Comune con i soldi di tutti i cittadini, a pagare il conto. Anche perché nel frattempo la famiglia in questione “è entrata nella recente graduatoria per l’assegnazione di un alloggio Erp - spiega - ed entro il 31 dicembre 2025 otterranno una casa nella quale sistemarsi”.
Non che il Comune, comunque, sia rimasto con le mani in mano fino ad oggi: “In questi mesi abbiamo proposto ben quattro soluzioni abitative alla famiglia ma sono state tutte puntualmente respinte come pure sono state respinte svariate offerte di impiego che, invece, sono importante per acquisire autonomia ed uscire dalla situazione di disagio. Abbiamo anche erogato un contributo come previsto dal fondo per il disagio abitativo proprio come abbiamo fatto con tante altre famiglie del territorio. E siamo pronti a rinnovarlo se la famiglia ne farà richiesta, non appena approveremo la destinazione dell’avanzo di amministrazione in consiglio comunale”.
Bala ha anche chiarito che “la sistemazione in via emergenziale nel bed & breakfast non è stata adottata dal Comune ma dal ‘prins d’ambito’, il pronto intervento sociale gestito dalla cooperativa Porto Alegre, dunque il Comune non è il soggetto a cui fare riferimento per risolvere la questione e per rifondere quanto dovuto all’azienda. Il rischio è quello di incorrere nel danno erariale”.
Infine, l’ultima contestazione da parte del b&b a palazzo Nodari è la mancata “solidarietà” con i titolari, soprattutto quando si è trattato di aprire il contenzioso per chiedere lo sfratto in via d’urgenza: “E’ stato il giudice a rigettare l’urgenza - conclude l’assessore - perché ha ritenuto che non ci fossero i presupposti. Quanto alla richiesta di unirci al contenzioso, ci siamo basati sui pareri forniti dai tecnici che sono stati negativi”.
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