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Vicenza

Muore sul tetto mentre ripara i danni del maltempo

Un 67enne cade da 5 metri: indagini di carabinieri, polizia locale e Spisal

Muore sul tetto mentre ripara i danni del maltempo

È salito sul tetto per rimettere in sesto ciò che il maltempo aveva rovinato, ma scivola e cade da cinque metri di altezza: un volo improvviso e fatale, che ha spezzato la vita di Paolo Sella, 67 anni, figura conosciuta e stimata a Gambugliano. Lo riporta Il Giornale di Vicenza. La tragedia, consumata nella mattina di sabato 30 agosto, lascia attonita una comunità che conosce bene il peso del lavoro e oggi si stringe attorno alla famiglia Sella.

Secondo le prime ricostruzioni, Sella era salito sul tetto di un capannone della sua azienda agricola in via Mondeo per riparare i danni causati dai recenti temporali. Non è ancora chiaro se la copertura abbia ceduto o se l’uomo abbia perso l’equilibrio: quello che si sa è che il 67enne è precipitato di sotto, compiendo un volo di circa cinque metri. La moglie e il figlio, presenti sul posto, hanno dato immediatamente l’allarme. Sul luogo sono arrivati i sanitari del Suem 118 ma, nonostante la rapidità dell’intervento, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

Carabinieri e polizia locale, insieme ai tecnici dello Spisal, hanno eseguito i rilievi per accertare con precisione la dinamica. Toccherà a loro stabilire se e in che misura eventuali fattori strutturali, ambientali o comportamentali abbiano contribuito alla caduta. La chiarezza su quanto avvenuto è essenziale non solo per la famiglia, ma anche per la comunità produttiva del territorio, che nelle aziende agricole e artigiane trova la propria spina dorsale.

Quello della famiglia Sella è un lutto che riapre ferite profonde. Nel novembre del 2020, Denis, il figlio di Paolo, era morto a 32 anni in un incidente sul lavoro in un terreno tra Gambugliano e Costabissara. Impegnato nella posa di alcuni tubi, era rimasto travolto da una scarica di terreno che lo aveva immobilizzato all’interno di uno scavo profondo circa due metri. Il padre e un amico erano scesi per soccorrerlo, restando a loro volta parzialmente coperti dal materiale. Denis era stato estratto con la benna, dopo avergli legato un supporto sotto il torace, e trasportato all’azienda di famiglia in attesa dei soccorsi. I tentativi di rianimazione di un conoscente e dei sanitari del Suem non erano bastati. Per quella vicenda, la procura di Vicenza aveva accusato Paolo Sella di omicidio colposo: l’uomo aveva patteggiato un anno di reclusione. Un precedente doloroso che oggi rende ancora più amaro il senso di fatalità che avvolge la famiglia.

Paolo Sella lascia la moglie e un altro figlio. Proprietario dell’azienda agricola di via Mondeo, era persona conosciuta e radicata nel territorio. I legami con la comunità passano anche dalla dimensione civica: Sella era zio di Valentina Oliviero, attuale assessore all’istruzione e al sociale del Comune di Sovizzo. Un intreccio di relazioni che racconta quanto la sua figura fosse presente nella vita di paese, tra lavoro, famiglia e impegno per la comunità. 

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