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Sandy muore a 21 anni

Unico caso in Italia di miopatia miofibrillare

Il coraggio di Sandy, 21 anni: Tezze sul Brenta piange l’unica in Italia con miopatia miofibrillare

Tezze sul Brenta (Vicenza) si stringe attorno alla famiglia di Sandy Lago, 21 anni, la giovane di Stroppari che ha vissuto la sua età con tenacia e leggerezza, sfidando una rarissima malattia genetica. L’aveva detto il papà, Gionni: "La malattia non ha mai spento il suo sorriso e la sua voglia di viaggiare: un trapianto di cuore le ha permesso di vivere i suoi sogni".

Solare, buona, intelligente: così la descrive il padre. "Non aveva paura di nulla. È stato giusto che vivesse la vita che voleva, che si divertisse", il ricordo che oggi diventa abbraccio collettivo. Accanto a lei, mamma Irlene e il fratello maggiore Nicolas, punto fermo e custode discreto di una fragilità che Sandy ha sempre scelto di tener per sé, nel rispetto condiviso da amici e parenti.

La malattia si era manifestata dieci anni fa, dopo una febbre molto alta. Le indagini cliniche avevano svelato la miopatia miofibrillare, un rarissimo difetto genetico dovuto a una proteina mancante nel Dna: Sandy risultava l’unico caso in Italia e l’undicesimo al mondo. "Non esistevano riferimenti precedenti", ricorda Nicolas. Di fronte all’ignoto, la famiglia ha opposto coraggio, riserbo e una normalità costruita con pazienza.

Sette anni fa l’intervento decisivo: un trapianto di cuore al Centro Gallucci di Padova. Un tempo ritrovato che lei ha riempito di progetti e geografie. Diploma con 100/100 all’istituto Girardi di Cittadella, lavoro da impiegata a Laghi, le cene con le amiche, i viaggi: appena rientrata dalla Croazia pensava già al passaporto per la prossima meta. La sua ostinazione alla vita è stata la risposta più potente alla rarità della malattia.

Negli ultimi mesi le condizioni si erano aggravate. Ricoverata lunedì all’ospedale San Bassiano, Sandy è stata trasferita a Padova, dove mercoledì sera una crisi le è stata fatale. Un epilogo improvviso che ha stretto nel dolore un’intera comunità.

Il sindaco di Tezze, Luigi Pellanda, ha espresso la vicinanza dell’amministrazione e dei cittadini: "Esprimo fraterna vicinanza a tutti i familiari. Ho incontrato dei genitori eccezionali, con una straordinaria ricchezza interiore, che mi rendono orgoglioso di averli come concittadini". Parole che restituiscono il profilo di una famiglia che ha scelto la via silenziosa della dignità.


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