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L'oca malinconica salvata dai pompieri

Il compagno rimane ucciso, lei si stava lasciando morire

Una bella storia, finita bene, che insegna quanto importante sia salvare una vita, anche se non "umana". E un bellissimo esempio di cooperazione, di quella che, messa in atto da tutti, consente di fare la differenza. Teatro della vicenda, Adria. Qui, fuori città, Gabriella Gibin, coordinatrice del comitato per la tutela dei diritti degli animali, era venuta a conoscenza di una situazione non facile. 

Le era infatti stata segnalata la vicenda di un'oca, che viveva in un canale assieme al compagno, che era rimasto ucciso. Rimasta sola, si aggirava apparentemente senza meta, lamentandosi e lasciandosi morire. Atteggiamento non insolito per queste specie, profondamente "sociale". Gibin, assieme ad alcuni volontari, si è presa a cuore la situazione e ha cercato una via d'uscita. La soluzione più facilmente percorribile è risultata quella di prelevare l'animale, portandolo in un'altra zona, con propri simili che le consentissero di uscire dall'isolamento.

Una operazione non semplice da mettere in atto, ma portata termine con successo grazie all'impegno dei vigili del fuoco di Adria, che si sono occupati dalla cattura e del trasferimento dell'oca.

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