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rugby rovigo
03.09.2025 - 05:53
Un fulmine a ciel sereno che ha sconvolto anche i tifosi rossoblù: il capitano dei Bersaglieri Matteo Ferro ha deciso di ritirarsi dall’attività agonistica con un anno di anticipo rispetto al previsto.
Finisce così un’epoca per la Rugby Rovigo: dopo 4 scudetti, 2 Coppe Italia, oltre 200 presenze con i Bersaglieri, Matteo Ferro, faro dei campioni d’Italia, lascia il rugby giocato per motivi lavorativi.
Qualcosa si era intuito quando nell’annunciare le due squadre, Rossi e Blu, che ieri sera hanno giocato la tradizionale amichevole in famiglia che apre la stagione ufficiale della Femi Cz Rovigo, coach Davide Giazzon non aveva inserito l’ormai ex capitano rossoblù in nessuna delle due formazioni. Si pensava che il leader di tante battaglia sarebbe entrato a partita in corso giocando uno sprazzo con una e con l’altra, la verità invece è un’altra: Matteo Ferro appende le scarpette al chiodo.
Dopo il suo debutto in prima squadra nella stagione 2011-2012, in rossoblù ha vinto quattro scudetti (2016, 2021, 2023 e 2025), due Coppa Italia (2020, 2025) e ora lascia dopo una stagione fantastica nella quale ha vinto tutto quello che c’era da vincere, il “double” scudetto e Coppa Italia, prima volta per i Bersaglieri, e a 33 anni ha deciso di pensare al futuro.
Per lui, laureato in Economia e commercio è infatti arrivata “un’offerta lavorativa irrinunciabile” da Padova. Il rugby è stata la sua vita, partendo dalla Monti Rovigo e, c’è da giurarlo, non scomparirà dai radar della palla ovale rodigina. Ma non scenderà più in campo.
Nel corso degli anni Ferro è diventato il simbolo dei rossoblù, gli è mancata solo la Nazionale maggiore, dopo aver vestito l’azzurro dall’U17 all’U20. Ma per lui le oltre 200 presenze in rossoblù sono state qualcosa di più: diventando un esempio per tanti giovani che si avvicinano al rugby. Sempre in rossoblù e sempre pronto a metterci la faccia, nella buona e nella cattiva sorte, l’ultima volta dopo la debacle in campionato nella partita in casa del Viadana. Ma poi il tempo è stato galantuomo e l’ha ripagato.
Con suo addio, dopo quello di Edoardo Lubian, Nicola Quaglio e Andrea Bacchetti la scorsa stagione, si chiude davvero un’era d’oro di una generazionale vincente della storia rossoblù.
Ora la fascia di capitano dovrà passare ad un altro simbolo della Rugby Rovigo: Facundo Ferrario che in tanti incontri ha rivestito questo ruolo con tanto carisma. L’argentino è alla sua ultima stagione in rossoblù e potrebbe essere il miglior traghettatore prima che fascia passi a Matteo Moscardi da anni soprannominato “capitan futuro”.
Applausi e lacrime di commozione alla ufficializzazione della decisione, avvenuta durante la tradizionale sfida in famiglia dei rossi contro blu. Poche parole ma dirette. Un momento di grande intensità per tutta la famiglia rossoblù. Che giustamente si è tenuto al Battaglini a margine dell’amichevole di ieri sera. Matteo Ferro ha ufficializzato così il suo addio al rugby giocato.
Il tutto salutato dal canto dei compagni di squadra che intonavano: “Un capitano, c’è solo un capitano”.
“Volevo salutare tutti, lascio la squadra in mano ad un gruppo di ragazzi eccezionali - ha esordito un commosso Ferro - E’ stato un onore e un privilegio. Lascio la maglietta in un posto sicuro. In bocca al lupo a loro, in grazie alla società per tutto quello che mi ha dato. Sono convinto della scelta che ho fatto, sono abituato a fare le cose dando il 100% e non potendolo più fare è giusto che mi metta da parte. La mia è una scelta di vita. Come detto lascio la maglia in ottime mani, ad un gruppo di ragazzi che ha molto da dare e che ha molti valori guidato da uno staff tecnico eccezionale”.
Nei medesimi istanti la Rugby Rovigo sulle proprie pagine social mandava un’intervista all’ex capitano rossoblù.
Nel frattempo il presidente Francesco Zambelli poco prima della partita ha dichiarato: “Quella di Matteo all’età di 33 anni è una scelta di vita nel mondo del lavoro. Mi ha comunicato che è comunque sua intenzione, nel limite del possibile, di restare nell’ambiente e che nel fine settimana sarà con la squadra. Una specie di ‘capitano non giocatore’. Matteo ha dato tanto alla causa rossoblù e tutti dobbiamo essere grati per quello che ha fatto”.
Tantissimi i saluti e i riconoscimenti arrivati al capitano. Tra i più sentiti, il post dell’amico fraterno e amico di moltissime battaglie Edoardo Lubian: “Hai scritto la storia con ogni meta, ogni placcaggio, ogni battaglia. Il Capitano non smette di giocare, entra nella leggenda. Grande amico, grande uomo: te vojo bene”. Di poche parole come nel suo stile il saluto di coach Alessandro Lodi: “Soprattutto un grande uomo”.
Coach Umberto Casellato postando una conferenza stampa con Mattero Ferro scrive: “Senza grandi capitani non si vince Questa conferenza resterà unica. In bocca al lupo per tutto”.
Anche l’amministrazione comunale di Rovigo a nome di tutti i cittadini saluta Ferro: “Grazie Capitano! Rovigo saluta con profonda gratitudine un grande atleta, un grande uomo, un esempio per i giovani e un simbolo della nostra comunità: Matteo Ferro, capitano della Femi Cz Rugby Rovigo, che si ritira”
“A nome dell’amministrazione comunale - dichiarano il sindaco Valeria Cittadin ed il vice e assessore allo Sport Andrea Bimbatti - desideriamo esprimere il nostro più sincero ringraziamento a Matteo per l’impegno, la passione e la dedizione con cui ha rappresentato la nostra città sui campi di tutta Italia. I successi ottenuti, dentro e fuori dal campo, resteranno nella storia del nostro rugby e nel cuore dei rodigini. Grazie, Matteo, per tutto quello che hai dato ai rossoblù e alla nostra città”.
L’ex rossoblù Massimo Cioffi aggiunge: “Non sei in semplice giocatore, o un compagno di squadra normale. Sei stato fonte di ispirazione, un punto di riferimento per ogni persona che è passata per Rovigo, un amico sempre pronto ad ascoltarti e di ‘minacciarti’ di uscire la sera. Ti auguro il meglio amico mio, ti voglio bene”.
Sentiti e commossi i saluti della tifoseria. “Ha deciso si appendere le scarpe al chiodo. Grazie di tutto Capitano. Grazie di tutto Matteo Ferro. Ci si vede in giro e al Battaglini”, commenta Passione Rossoblù, mentre le Posse Rossoblù alzano il coro: “Un capitano, c’è solo un capitano! Una sola parola può descrivere tutto ciò che stiamo provando in questo momento. Una sola parola, ma che esce dal cuore di ogni tifoso rossoblù: grazie! Matteo, sei molto di più di una leggenda”.
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