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Matrimonio "truffa", per la cittadinanza

Polizia locale ferma pubblicazioni, 34enne straniero espulso

Matrimonio, poi pranzo: ma senza dire che sono sposi, per risparmiare

Foto di repertorio

Una cerimonia che non c’è mai stata, fermata prima che i fiori d’arancio diventassero il paravento per un permesso di soggiorno. A Treviso la polizia locale ha bloccato sul nascere un matrimonio ritenuto di comodo: lo sposo, un cittadino serbo di 34 anni, irregolare e con precedenti, è stato accompagnato all’aeroporto di Milano Malpensa e rimpatriato. Un episodio che si inserisce in una più ampia stretta contro l’immigrazione irregolare: ad agosto, secondo la Questura, sono stati eseguiti 12 provvedimenti di espulsione con accompagnamento immediato alla frontiera.

Secondo quanto ricostruito dagli uffici trevigiani, l’uomo, già denunciato per falso e multato per violazioni al codice della strada, avrebbe tentato l’escamotage del matrimonio con una cittadina italiana per ottenere la cittadinanza o, quantomeno, regolarizzare la sua posizione. La procedura si è però interrotta prima ancora delle pubblicazioni grazie agli accertamenti della polizia locale. Nessun anello, nessun riso: per il 34enne è scattato l’accompagnamento coatto a Malpensa da parte dell’Ufficio immigrazione di Treviso e il successivo imbarco verso il Paese d’origine.

Nel solo mese di agosto la Questura di Treviso ha dato esecuzione a 12 espulsioni, anche nei confronti di persone ritenute pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica, in attuazione dell’indirizzo del questore Alessandra Simone. - Tra i rimpatri figura un cittadino albanese, classe 2002, ritenuto responsabile di alcune rapine in strada commesse tra il 2021 e il 2022 nelle province di Treviso e Venezia: dopo oltre due anni di carcere è stato accompagnato alla frontiera aerea di Treviso Canova. - È stato espulso anche un cittadino kosovaro di 38 anni, condannato in via definitiva per spaccio: arrestato in provincia di Vicenza con 275 grammi di cocaina e 190 di hashish, ha lasciato l’Italia dall’aeroporto di Venezia Marco Polo. - Due cittadine cinesi di 47 e 44 anni, trovate irregolari a seguito di controlli dello Spisal e dei Carabinieri in due centri massaggi della Marca, sono state rimpatriate tramite Milano Malpensa.


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