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Recensioni: UE vara il codice condotta

Italia apripista, imprese e consumatori chiedono trasparenza

recensioni turistiche, l’Europa vara il codice di condotta: più fiducia, meno fake

Stelle e commenti decidono ormai la sorte di una vacanza. In un mercato dove l’82% delle prenotazioni degli alloggi e il 70% delle scelte dei ristoranti è influenzato dalle recensioni online, l’Unione europea alza l’asticella: arriva un codice di condotta per rendere più affidabili valutazioni e commenti sulle strutture ricettive. Un passaggio chiave per ridare fiducia a consumatori e imprese e arginare il danno economico delle recensioni false.


Promosso dalla Commissione europea e co-creato con i principali attori dell’ecosistema turistico — fornitori di alloggi e piattaforme — il “Codice di condotta per le valutazioni e le recensioni online per le strutture ricettive turistiche” mira a: - garantire che le recensioni siano autentiche e attendibili; - distinguere chiaramente tra chi ha realmente soggiornato e chi no; - rendere l’informazione più trasparente e comparabile per i viaggiatori. Il contesto è dirompente: secondo il Centro studi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le recensioni orientano 8 prenotazioni su 10. E le abitudini si consolidano: il 44% degli italiani legge almeno cinque recensioni prima di prenotare un ristorante. In gioco non c’è solo la reputazione, ma una quota consistente di fatturato per hotel, B&B, agriturismi e ristorazione.




“Recensioni online affidabili sono essenziali per la fiducia nel turismo. Con questo nuovo Codice di Condotta, alziamo gli standard in tutta Europa, garantendo che solo gli ospiti autentici possano lasciare recensioni. Ciò significa informazioni più chiare, più eque, più affidabili, più trasparenti e più attendibili per tutti”, ha commentato il commissario europeo dei Trasporti, Apostolos Tzitzikostas, definendo l’iniziativa “una vittoria per i viaggiatori” e per “un settore turistico più resiliente”. Soddisfazione anche dalla ministra del Turismo Daniela Santanché: “L’Italia è stata lungimirante su questo tema, arrivando a regolamentare il settore prima di altri Stati membri. […] Sono particolarmente soddisfatta di questo risultato, perché avevamo già discusso di questo argomento con il commissario Tzitzikostas durante il nostro incontro di luglio a Varsavia”. 

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