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Acquevenete, trasloco di 600 metri

Spostamento necessario a dare il via ai lavori di riqualificazione del complesso di via Tisi

Acquevenete, trasloco di 600 metri

Spostamento necessario a dare il via ai lavori di riqualificazione del complesso di via Tisi

Da mercoledì prossimo lo sportello Acquevenete di Rovigo cambierà indirizzo: non sarà più in viale Benvenuto Tisi da Garofalo 11, ma accoglierà i cittadini nella sede temporanea di via della Costituzione 4/C, a soli 600 metri di distanza. Una scelta necessaria per permettere l’avvio dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione del complesso che ospita l’attuale sede rodigina, destinato a trasformarsi in un polo moderno, funzionale e aperto alla città.

Per consentire il trasloco, lo sportello di viale Benvenuto Tisi da Garofalo resterà eccezionalmente chiuso per l’intera giornata di martedì. Dal giorno successivo l’edificio e l’area parcheggio non saranno più accessibili fino alla conclusione dei lavori.

Gli utenti troveranno nella nuova sede gli stessi servizi: dalle pratiche contrattuali all’assistenza sulla fatturazione, fino alle consulenze tecniche su appuntamento. Nulla cambierà neppure negli orari di apertura: l’accesso sarà garantito dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 16.30 con orario continuato. La sede di via Costituzione, scelta per garantire piena accessibilità e sicurezza, assicurerà la continuità del servizio in un ambiente accogliente e funzionale.

La chiusura di viale Benvenuto Tisi da Garofalo rappresenta il primo passo di un progetto di ampio respiro: la demolizione degli uffici degli anni Settanta lascerà spazio a una nuova sede operativa, moderna ed efficiente. A questa si affiancheranno il recupero di una cisterna storica e la valorizzazione della torre piezometrica, destinata a diventare un Museo dell’acqua, luogo di memoria e di racconto, ma anche di incontro e cultura.

“Con questo progetto - sottolinea il presidente di Acquevenete, Piergiorgio Cortelazzo - non ci limitiamo a rinnovare la nostra sede, ma restituiamo alla città un’area che porta con sé la storia dell’acquedotto e la trasformiamo in uno spazio di valore per la comunità, con un parco arricchito di piante autoctone che sarà poi utilizzabile per eventi e per incontri educativi e formativi con le scuole, e un centro multimediale nella torre. E’ un investimento che guarda al futuro, perché l’acqua non è soltanto un servizio essenziale, ma un bene comune da custodire e condividere”.

Con oltre 14mila metri quadrati interessati nel cuore del quartiere Commenda, l’intervento è più di un investimento infrastrutturale: è una vera e propria rigenerazione urbana, che unisce la memoria storica alla visione del futuro. Un progetto che vuole restituire a Rovigo un’area rinnovata e vitale, capace di raccontare l’acqua come patrimonio condiviso.

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