VOCE
SICUREZZA
05.09.2025 - 21:00
Casa Serena sarà circondata di sensori e occhi elettronici per garantirne la massima sicurezza. Il programma anti-intrusioni, contro le occupazioni abusive e per scongiurare eventuali atti vandalici è uno dei progetti che aspetta l’approvazione della destinazione dell’avanzo di amministrazione per essere messo a punto. La manovra dovrebbe infatti destinare 100mila euro alla messa in sicurezza del grande vuoto urbano di via Bramante, tornato nella disponibilità del Comune (che ne è il proprietario) dopo l’accordo stragiudiziale siglato dallo stesso Comune insieme a Iras e Regione per sciogliere la famosa convenzione del 2004. Quella, per intendersi, che affidava casa Serena ad Iras per 99 anni e che, nel corso del tempo, aveva messo in crisi i conti dell’ente che gestisce la casa di riposo. L’enorme complesso immobiliare da quasi due anni è vuoto ed inutilizzato. E necessita di esser emesso in sicurezza per evitare che si ripeta quello che a Rovigo è già avvenuto con l’ex ospedale Maddalena, dove degrado, abusivismo e sgomberi l’hanno fatta da padroni per anni durante la sua chiusura.
Ma per Casa Serena, il destino sembra essere diverso. L’ipotesi sul tavolo della giunta di palazzo Nodari è, infatti, quella di perimetrare l’immobile con una serie di telecamere di sorveglianza, dotando il perimetro anche di un sistema anti-intrusione. Quest’ultimo, secondo quanto spiegano gli addetti ai lavori in municipio, consiste nell’installazione di una serie di sensori in grado di rilevare il movimento di chi accede all’area dell’edificio e segnalarli alle forze dell’ordine. Sarà realizzato affidandosi a Securitalia, colosso delle soluzioni tecnologhe sul fronte della sicurezza. Inoltre, è prevista anche la sistemazione della recinzione sul retro dell’edificio, l’installazione di una recinzione di separazione dal bocciodromo e l’istituzione di un servizio di vigilanza privata sull’immobile nelle ore notturne.
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