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Per l’ispettore l’ora del congedo

Corrado Rosa, nato e cresciuto a Lusia, lascia la polizia per godersi il meritato riposo

Per l’ispettore l’ora del congedo

Il saluto all’ispettore della polizia che va in pensione. Corrado Rosa, nato e cresciuto a Lusia, l’altro giorno è stato festeggiato dai componenti della questura di Modena, dove prestava servizio. Corrado Rosa si era arruolato nella Polizia di Stato nel 1986 e nella sua carriera ha svolto il servizio in varie città, da Palermo (dove ha avuto anche occasione di vedere da vicino il lavoro dei magistrati come Falcone e Borsellino) al Trentino Alto Adige.

Ma il segno l’ha lasciato soprattutto a Modena dove ha chiuso il proprio percorso alla Squadra mobile. Dopo i primi anni tra gli investigatori modenesi, Corrado Cosa, per stare vicino al padre ha chiesto di essere trasferito alla questura di Rovigo, dove ha presto servizio all’Upg e Sp. Quindi il ritorno a Modena e l’importante esperienza alla Procura della città emiliana. Infine la promozione a ispettore e il “ritorno” alla squadra mobile della questura di Modena dov’è diventato responsabile dei reati contro i minori.

Nel giorno della festa del suo congedo, fatta insieme al sovrintendente Giuseppe Abbatista, il questore di Modena, Lucio Pennella ha sottolineato le capacità dell’ispettore Corrado Rosa che nella città emiliana ha lasciato un segno importante. Tanto che alla cerimonia del suo saluto era presente anche una delegazione di amici e colleghi di Rovigo. L’ispettore Rosa e il sovrintendente Abbatista hanno deciso di rinunciare ai regali dei colleghi e di sostenere, invece, con una generosa donazione l’associazione Aseop Odv e in particolare il progetto di ospitalità gratuita che Aseop garantisce ai pazienti delle strutture ospedaliere di Modena grazie alla Casa di Fausta.

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