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Investito e ucciso a 13 anni, preso il pirata

Le due famiglie si conoscono

lusiana conco, 13enne travolto: dolore, domande e un arresto che divide due famiglie vicine

Una strada di montagna, una sera d’inizio settembre, un’urgenza di capire come sia potuto accadere. La morte di Stefano Angonese, 13 anni, travolto lungo la provinciale della Fratellanza a Lusiana Conco, scuote una comunità intera e mette faccia a faccia due famiglie che si conoscevano già, ora legate da un dolore che non ha misure e da una richiesta di verità che non può attendere.

Un 23enne residente a Cartigliano, è stato arrestato con l’accusa di aver investito e ucciso Stefano domenica, mentre il ragazzo camminava con un amico lungo la provinciale. Interrogato dal pubblico ministero nella caserma dei carabinieri di Bassano, rintracciato grazie a un’indagine lampo, il giovane ha ammesso la responsabilità dell’investimento, sostenendo però di non essersi fermato perché convinto di aver urtato lo specchietto contro un muretto. Ha inoltre riferito di essere sceso da Asiago in auto con un amico e di aver bevuto alcune birre prima di mettersi alla guida. Difeso dall’avvocata Valentina Bolzon, si trova agli arresti domiciliari nell’abitazione dei genitori a Cartigliano. La dinamica completa e ogni eventuale profilo di responsabilità restano al vaglio dell’autorità giudiziaria.

Un particolare che aumenta la tragicità di questa vicenda: le famiglie dell'investitore e della vittima si conoscono. 

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