Mattia è morto a 8 anni

Una malattia più grande dei suoi otto anni, combattuta fino all’ultimo abbraccio. La storia di Mattia Del Prete, strappato alla vita dopo un anno e mezzo di terapie, è anche la storia di un gesto collettivo che ha trasformato il lavoro in tempo e il tempo in cura: 623 giorni di ferie donati dai colleghi del padre, dipendente di Atvo, l’azienda di trasporti del Veneto Orientale. Una catena silenziosa di solidarietà che ha permesso a un papà di restare dov’era giusto restare: accanto a suo figlio.

Un anno e mezzo fa la diagnosi più dura: un tumore non più operabile. Da allora, per Mattia e la sua famiglia, è iniziato il percorso di cure e speranze che li ha condotti fino all’ospedale pediatrico di Padova, dove il piccolo si è spento a 8 anni, circondato dall’amore dei genitori. Sono giorni che nessuna famiglia dovrebbe conoscere, nei quali ogni ora insieme diventa un bene prezioso.

Di fronte a quella battaglia, la dirigenza e il personale di Atvo si sono stretti attorno al collega padre di Mattia. È nato così un gesto concreto: 623 giorni di ferie messi a disposizione per consentirgli di assentarsi dal lavoro e rimanere vicino al figlio durante terapie, ricoveri e attese. È il volto migliore del mondo del lavoro: quello delle ferie solidali, uno strumento previsto dalla normativa e dai contratti che, quando attivato con sensibilità, si traduce in sostegno reale alle famiglie.

La vicenda si svolge tra il Veneto Orientale e Padova, con l’ospedale pediatrico cittadino come ultimo approdo delle cure. Il bambino si chiamava Mattia Del Prete, aveva 8 anni. La notizia è stata riportata il 9 settembre 2025. Il padre è dipendente di Atvo; i colleghi gli hanno donato complessivamente 623 giorni di ferie.