Cerca

elezioni regionali 2025

“Stop al fotovoltaico selvaggio tuteliamo la nostra campagna”

“Occorre incentivare l’installazione dei pannelli sugli edifici e non nei terreni”

“Stop al fotovoltaico selvaggio tuteliamo la nostra campagna”

“Imperversano le richieste di nuovi impianti fotovoltaici e agrivoltaici. Per evitare un orizzonte fatto di pannelli, che deturpano l’ambiente e danneggiano l’agricoltura, servono regole chiare a tutela del territorio e delle comunità”. Nicola Zanca, sindaco di Gaiba, e candidato per il Pd alle elezioni regionali, intende portare avanti la sua esperienza di primo cittadino, e di chimico che ha lavorato in area Cnr (Centro nazionale di ricerca) di Bologna.

Zanca spiega: “I bassi prezzi dei terreni del Polesine, rispetto ad altre zone del Veneto, li rendono appetibili per investitori, spesso stranieri, che traggono profitto vendendo energia. In questo modo si impoveriscono i terreni, sottratti all’agricoltura. L’unico beneficio è del privato a discapito del territorio”. Zanca sottolinea un’anomalia che definisce “tutta veneta. La Regione - spiega - ha una legge sul consumo di suolo che dovrebbe limitarne l’espansione. Eppure è la prima regione in Italia per nuovo consumo di suolo”.

Zanca cita il report Ispra del 2024, secondo cui “in un solo anno, il Veneto ha avuto un incremento di 891 ettari di suolo consumato. È evidente che l’attuale normativa non funziona e va aggiornata. Il rischio è compromettere paesaggio ed economia agricola del Polesine per i prossimi decenni”. Di qui la necessità di una programmazione regionale che stabilisca ‘quote’, e limiti, senza lasciare al privato la libertà di scegliere dove e come installare decine di ettari di pannelli.

“L’agricoltura deve rimanere dominante - il monito - Servono regole, una pianificazione che coinvolga anche gli enti locali, a partire dai Comuni, che dovrebbero avere un ruolo determinante nel processo autorizzativo. Un percorso in cui andrebbero coinvolti anche gli agricoltori. Servono controlli e sanzioni. In Francia la normativa è chiara: stabilisce che l’agricoltura deve restare dominante. Ecco un modello dal quale prendere spunto. Bisogna incentivare le coperture dei capannoni privati e degli edifici comunali, prevedendo incentivi specifici. Allo stesso tempo vanno aumentati gli oneri di compensazione per gli impianti a terra, che devono andare a beneficio delle comunità per avere maggiori servizi, soprattutto in aree disagiate: così si stimola l’uso dei tetti e si disincentiva la corsa alle coltivazioni sacrificate. Il fotovoltaico - chiarisce Zanca - è fondamentale per la transizione energetica, ma deve essere integrato nel paesaggio con intelligenza e giustizia sociale”.

Sull’agrivoltaico, Zanca non ha dubbi: “E’ diventato il cavallo di Troia per installare impianti su terreni agricoli, relegando l’agricoltura ad una attività secondaria. Così però, cancellando le campagne dal Polesine si danneggia l’ambiente e si frena lo sviluppo locale. Questa situazione va arrestata prima che diventi emergenza”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400