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Nuove panchine: e scoppia la polemica

A Montegrotto non sono decisamente piaciute a tutti

Nuove panchine: e scoppia la polemica

Monte­grotto Terme, novità estetiche in viale Stazione davanti a Villa Romana: undici panchine in marmo bianco, verde e azzurro, ispirate ai colori del logo “Terme e Colli”. L’inedita fornitura ha suscitato curiosità, ironia e polemiche tra residenti e politica locale: molti hanno ribattezzato le sedute “panchine-confetto” o persino “pasticche di Viagra”, riferendosi al colore e alla forma degli elementi.

Le panchine sono state installate nel percorso pedonale che attraversa l’area centrale di Montegrotto Terme, con l’obiettivo dichiarato di valorizzare l’identità turistica del territorio e offrire posto a soste brevi ai visitatori, agli anziani e alle famiglie. Tuttavia, la novità ha acceso un dibattito pubblico acceso. La consigliera di maggioranza Elisabetta Baldi ha chiesto se gli arredi siano adeguati alle esigenze degli anziani, sollevando dubbi su praticità e accessibilità. Dello stesso tenore le osservazioni di Diego Zaramella, consigliere, che ha parlato di “soldi buttati via per elementi più estetici che utili”.

Tra i cittadini intervistati emergono preoccupazioni pratiche: Laura Pellegrino e Sara Mazzon hanno espresso perplessità sul comfort delle sedute, ritenendo che servano panchine più normali, comode e facilmente utilizzabili da chi ha difficoltà motorie o artriti. Il progetto, però, trova sostenitori tra coloro che vedono nell’intervento una valorizzazione del contesto e un richiamo visivo alla tradizione termale del luogo.

Dal lato istituzionale, il sindaco Riccardo Mortandello ha difeso la scelta: “Il viale si rinnova con arredi che valorizzano l’identità turistica. I colori riflettono il carattere del territorio e portano vivacità. Ringrazio ufficio tecnico, ditta esecutrice e commercianti locali: i riscontri di turisti e cittadini dimostrano che il progetto risponde alle reali esigenze della comunità.” Secondo quanto riferito, l’iniziativa è stata inserita in un piano di riqualificazione che punta a offrire nuove opportunità estetiche e funzionali senza trascurare l’impatto visivo sugli scorci urbani.

Il dibattito attuale ha sollevato anche riflessioni sull’interpretazione pubblica di interventi di ostruzione estetica vs. funzionale. Alcuni residenti hanno visto nelle panchine una scelta sovradeterminante al tessuto quotidiano, mentre altri le hanno accolte come segno di attenzione verso l’offerta di spazi pubblici. In questa fase, l’amministrazione comunale si è limitata a sottolineare come l’investimento risponda a una esigenza di riqualificazione del viale, cercando di bilanciare attrazione turistica, comfort e costi.

I lavori di installazione hanno coinvolto l’ufficio tecnico comunale, la ditta esecutrice e hanno coinvolto, secondo quanto dichiarato, attento dialogo con commercianti locali. I promotori dell’intervento affermano che i colori scelti rappresentano l’identità del territorio e vogliono contribuire a una sensazione di vivacità lungo la passeggiata, potenzialmente in grado di attrarre visitatori e accompagnatori durante tutto l’anno.

Si attende ora un confronto tra l’amministrazione e le forze politiche di opposizione per chiarire eventuali margini di miglioramento dell’arredo urbano, e per valutare soluzioni aggiuntive che possano rispondere alle esigenze di comfort e funzionalità segnalate dai cittadini. Nel frattempo, l’amministrazione continua a enfatizzare la funzione identitaria e turistica delle nuove sedute, sottolineando che i riscontri sul territorio, positivi tra alcuni frequentatori e curiosi, contribuiranno a definire l’impatto complessivo della scelta.

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