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Stufe e caldaie: cambiare ora conviene

Ecco le opportunità attuali

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C’è un’occasione concreta per tagliare i consumi, migliorare l’aria che respiriamo e, in molti casi, azzerare la spesa d’acquisto. Con il nuovo Piano nazionale per la qualità dell’aria e i bandi regionali in arrivo o già attivi, la sostituzione di vecchie stufe e caldaie a biomassa con modelli a basse emissioni può essere finanziata fino al 100%, sommando i contributi del Conto Termico e gli incentivi locali. Tempistiche serrate, regole tecniche precise e una novità: premiati solo gli impianti più efficienti, con l’obiettivo di ridurre davvero il particolato.

In vigore dal 2 agosto, il Piano stanzia 100 milioni di euro per sostituire stufe e caldaie a biomassa con classificazione ambientale pari o inferiore a 3 stelle, favorendo l’acquisto di sistemi a ridotte emissioni. I nuovi incentivi, attesi entro fine anno, premieranno apparecchi 5 stelle o superiori. 

Per accedere al contributo del Conto Termico (gestito dal Gse) occorre sostituire un impianto esistente con uno nuovo la cui potenza non superi del 10% quella del generatore precedente. 

Gli apparecchi devono soddisfare il decreto ministeriale 186/2017, che definisce le classi ambientali (5 stelle è la più virtuosa). L’installazione va eseguita da tecnici qualificati, con rilascio di dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/2008. È inoltre necessaria la certificazione del produttore con potenze e prestazioni ambientali dell’impianto.


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