VOCE
rovigo
11.09.2025 - 22:32
In viale Trieste saranno fatti i lavori di sistemazione della strada e sarà posta attenzione anche al verde con la ripiantumazione degli alberi mancanti. E questa, già preannunciata, è una grande notizia. Ma c’è anche la “scommessa delle rose”. Asm, infatti, nell’ottica della risistemazione complessiva della strada, ha previsto la sostituzione con le rose delle siepi attuali di nandine e laurocesaro, ma in alcuni tratti ci sono anche splendide piante di iperico calicino, dai fiori gialli, e di ibiscus. Idea che è stata illustrata ieri dal presidente della partecipata David Nicoli, alla presenza dell’assessore all’Ambiente Andrea Denti, ad un gruppo di residenti appositamente convocati. E non tutti sono apparsi entusiasti, anche se l’idea che dopo lungo tempo si torni a sistemare la strada fa ovviamente piacere a tutti.
“La nostra intenzione - spiega Nicoli - è di tornare a dare a viale Trieste, una delle arterie principali della nostra città, l’importanza che merita. Verrà bene. Partiremo con la metà di strada che da via Umberto I a via Mazzini, con la piantumazione di 20 alberi, congiuntamente alle opere di Acquevenete per la realizzazione dei sottoservizi che precederanno l’asfaltatura. Se tutto va come deve andare inizieremo già ad ottobre. Metteremo un corrugato (quei tubi di plastica all’interno dei quali vengono fatti passare cavi o tubature, ndr) per farci passare una tubazione per l’irrigazione che sarà ‘smart’, ovvero regolata in base alle condizioni meteorologiche, per non annaffiare se è già piovuto".
"Questo impianto serve ad evitare che le piante subiscano stress e garantire l’attecchimento degli alberi, di quattro metri d’altezza, sempre gli stessi aceri pseudoplatani già presenti, e permetterà anche di mettere a dimora delle piante di rosa al posto delle malridotte siepi attuali. Si tratta di rose paesaggistiche, rifiorenti, la cui fioritura va da maggio fino ai primi freddi e che possono essere mantenute con la potatura meccanica esattamente come le siepi classiche. Non è solo un modo per rendere più bella e fiorita la strada, ma anche per recuperare la sua identità di ‘città delle rose’ con un percorso che non riguarderà solo viale Trieste”.
Se, in effetti, le ripiantumazioni di alberi nel recenti passato, come quella proprio in viale Trieste nel 2018, grazie a un importante progetto di Aliper, non hanno poi tutte avuto buona sorte negli anni successivi con alcuni mancati attecchimenti, le obiezioni dei residenti sul progetto illustrato, sono però molteplici. La prima riguarda l’investimento che verrebbe fatto con la realizzazione dell’impianto di irrigazione. “Anche le altre siepi e gli alberi stessi hanno necessità di acqua - ribatte Nicoli - e se dobbiamo incaricare qualcuno di irrigare per due anni spendiamo di più rispetto all’impianto”.
Vero è che, altro punto lamentato da alcuni dei residenti, le siepi di rose in altri viali, vedi viale della Pace dove sono state impiantate da qualche anno, sono tutto fuorché ornamentali, per mesi ridotti a sterpi pieni di spine e senza foglie all’interno dei quali è pressoché impossibile pulire, con cartacce, rifiuti e foglie secche che restano incastrati all’interno dei cespugli. “Queste sono rose diverse hanno meno spine e sono più alte e fiorite più a lungo e si adattano alle potature meccaniche con il tagliasiepi”, precisa Nicoli.
Infine, proprio il discorso della sostenibilità ambientale di questo progetto, che ormai sembra comunque essere stato deciso, dal momento che sia gli alberi, che le rose stesse, sono già stati acquistati da prima dell’estate, sembra sollevare qualche dubbio dei residenti: “Ha senso introdurre delle piante che hanno bisogno di acqua proprio in un momento storico di cambiamenti climatici nel quale il rischio è che ci sia sempre più spesso la siccità?”. La replica del presidente di Asm, anche su questo punto è netta: “Gli alberi e le nandine andrebbero comunque annaffiati, quanto meno nel primo periodo di attecchimento”. Insomma, se è vero che non c’è rosa senza spine, è vero anche che, se son rose, fioriranno.
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