La baby gang prende a calci un bimbo di 3 anni

Una passeggiata serale con il figlio di tre anni, poi il tonfo sul pavimento e le risate. In centro a Mestre, un episodio di violenza minorile ha trasformato un ordinario martedì sera in un incubo: una ragazza avrebbe colpito con un calcio il bimbo, precipitando la famiglia in un clima di minacce e accerchiamenti da parte di una baby gang. A evitare il peggio, l’intervento deciso dei gestori di un, che hanno fatto scudo alla famiglia e chiamato la polizia.

Secondo quanto raccontato dal padre, cittadino bengalese residente a Mestre, l’episodio è avvenuto attorno alle 22. Mentre la famiglia aspettava l’ordine, il bimbo stava uscendo dal bagno quando una ragazza di circa 15-16 anni lo avrebbe colpito con un calcio, facendolo cadere a terra. Il piccolo è scoppiato a piangere, mentre alcuni coetanei della giovane ridevano.

"Ho chiesto perché facessero cadere un bambino e si divertissero a vederlo piangere", ha riferito il padre in un post pubblico su Facebook. Di lì a poco, una decina di ragazzi, tra i 14 e i 17 anni, si sarebbero avvicinati con atteggiamento minaccioso, accerchiando la famiglia. L’uomo, che dice di conoscere karate e di aver ricevuto addestramento militare, ha spiegato di essersi trattenuto "per rispetto della legge italiana" e per proteggere moglie e figli. La famiglia, scossa, ha poi lasciato il locale dopo aver atteso che la situazione si calmasse, temendo di essere seguita fino a casa.

A confermare l’intervento è il titolare del locale: "Abbiamo sentito le risate, poi la richiesta di “rinforzi” per accerchiare il papà. Siamo usciti subito con il personale, abbiamo allontanato il gruppo e chiamato la polizia". Il gestore riferisce che la ragazza, da lui descritta come albanese, era entrata acquistando una bottiglia d’acqua per andare in bagno. Alla notizia della telefonata alle forze dell’ordine, i minorenni si sarebbero dileguati.