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Alla Fattoria

Il glaciologo Secchieri conclude la settimana Cai

Un grido di dolore per le Alpi

I ghiacciai delle nostre Alpi si stanno ritirando, e le foto aeree propongono uno scenario sconfortante. Franco Secchieri, noto glaciologo, è stato l’ospite d’onore dell’incontro che ieri pomeriggio, al centro commerciale La Fattoria, ha concluso la settimana dedicata al futuro delle terre alte, organizzata dal Cai di Rovigo.


Per tutta la settimana appena conclusa, infatti, la galleria del centro commerciale ha ospitato le foto scattate da Antonio Cunico e Cinzia Burtini, che ieri hanno dialogato con Secchieri, e che hanno offerto ai visitatori uno sguardo inedito sullo stato di salute delle nostre montagne e, soprattutto, sulle prospettive per il loro futuro, tra scienza, immagini e testimonianze dirette.
Un evento inserito nelle iniziative previste per l’anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai. E se la mostra fotografica ha illustrato chiaramente i cambiamenti che stanno colpendo i ghiacciai e l’ambiente montano, le parole di Secchieri, ieri, sono risuonate come un monito, fornendo una chiara e significativa visione di ciò che sta accadendo nelle fasce altimetriche più elevate dell’intera provincia autonoma di Bolzano, dall’Ortles-Cevedale alla Palla Bianca, dal Malavalle al Gran Pilastro e fino alle montagne della Valle Aurina.


I cambiamenti climatici in atto - ha spiegato l’esperto - stanno infatti riducendo velocemente le masse gelate con la conseguente modifica del paesaggio dell’alta montagna. Tale riduzione, tra l’altro, compromette sempre più le riserve d’acqua, che hanno un ruolo fondamentale per il nostro habitat. Il libro di Secchieri “I ghiacciai dell’Alto Adige”, presentato per l’occasione, è diviso in due parti: nella prima vengono fornite semplici nozioni di climatologia e glaciologia per permettere una più facile comprensione degli aspetti scientifici delle illustrazioni, nella seconda viene descritta la situazione dei ghiacciai nei principali gruppi montuosi, mediante il confronto tra fotografie attuali e fotografie scattatate in passato, dalla metà degli anni Ottanta del secolo scorso.

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