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IL CASO

"Una decisione che mortifica la persona offesa"

Polemiche per la condanna all'ex marito di Lucia Regna: un anno e sei mesi

"Una decisione che mortifica la persona offesa"

Il tribunale di Torino ha condannato a un anno e sei mesi, con attenuanti e sospensione condizionale, l’ex marito di Lucia Regna per lesioni. La pm Barbara Badellino aveva chiesto quattro anni e mezzo. Nelle motivazioni, il giudice Paolo Gallo riconosce all’uomo un “sentimento molto umano e comprensibile” di amarezza per la fine del matrimonio, ritenendo che la separazione gli fosse stata “comunicata in maniera brutale”.

Regna era stata aggredita il 28 luglio 2022: il suo volto è stato ricostruito con 21 placche di titanio e ha riportato una lesione permanente al nervo oculare. L’imputato era “libero presente” in aula. Secondo quanto riportato da La Stampa, in casa, davanti ai figli, l’uomo avrebbe insultato la compagna con frasi pesanti. Per il collegio, tuttavia, tali espressioni vanno “calate nel loro specifico contesto”: l’uomo si sentiva “vittima di un torto” per la nuova relazione della ex e lo “sfogo” sarebbe stato legato alla “dissoluzione della comunità domestica”.

La sentenza sottolinea anche che le dichiarazioni di Regna vadano valutate “con estrema cautela” perché “portatore di macroscopici interessi”, in riferimento alla richiesta di risarcimento da 100 mila euro avanzata nei confronti dell’ex.

Una decisione che viviseziona e mortifica la persona offesa, indulgente con chi le ha sfondato il volto e le ha fatto perdere la vista da un occhio”, commenta l’avvocata di parte civile, Annalisa Baratto. “Così le donne temono di finire loro sotto processo”. Al momento della lettura del dispositivo, la donna non ha rilasciato dichiarazioni: secondo lo studio legale, è stata la psicologa a leggerle le motivazioni perché in stato di choc.

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