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Sicurezza

Commessa presa a pugni nel supermercato

Una 23enne colpita da sconosciuto, paura per un coltello

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Un pugno in pieno volto, lo smarrimento negli occhi e la paura che la violenza potesse degenerare. Dentro il Despar del quartiere Sacra Famiglia, a Padova, una giovane dipendente è stata aggredita da uno sconosciuto sotto lo sguardo attonito di clienti e colleghi. La vittima ha raccontato di aver avuto paura che la colpisse con un coltello, dando voce a un terrore che, nei luoghi di lavoro aperti al pubblico, non dovrebbe mai trovare spazio.

Secondo quanto emerso dal racconto, l’episodio si è consumato all’interno del supermercato, durante l’attività ordinaria. La vittima, Rebecca Santamaria, 23 anni, dipendente del punto vendita Despar della Sacra Famiglia, è stata raggiunta da uno sconosciuto che l’ha colpita con pugni al volto, senza un apparente motivo. La scena si è svolta in presenza di altri dipendenti e clienti, elementi che rendono l’accaduto ancora più grave per l’impatto emotivo sulla comunità del quartiere e su chi lavora ogni giorno a contatto con il pubblico.

La giovane dipendente restituisce la dimensione psicologica dell’aggressione: non solo il dolore fisico, ma il timore che la violenza potesse trasformarsi in un attacco con arma, visto che dai racconti emerge che l’aggressore avesse un coltello. Un pensiero che, in frazioni di secondo, cambia la percezione dello spazio di lavoro e incrina la fiducia nell’ordinario svolgersi delle giornate.

Un’aggressione improvvisa e “senza apparente motivo” riapre una domanda scomoda ma necessaria: come si tutela chi lavora in prima linea nei servizi al pubblico? Episodi come questo richiamano l’urgenza di un’attenzione concreta alla prevenzione, alla formazione del personale sulla gestione delle situazioni critiche e all’eventuale presenza di presìdi dissuasivi. Sono strumenti che non eliminano il rischio, ma possono ridurlo e, soprattutto, offrire a lavoratori e clienti un ambiente più sicuro.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    14 Settembre 2025 - 08:37

    qualcuno dovrebbe spiegare il significato delle parole "prevenzione e formszione" contro le violenze...probabilmente è uscita dalla bocca di qualche sindacato. loro si che avrebbero bisogno di un training approfondito

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