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LA STORIA

Leone XIV saluta i ciclisti polesani

Il Papa durante l'Angelus rivolge un pensiero ai ciclisti che hanno raggiunto piazza San Pietro

Leone XIV saluta i ciclisti polesani

Era un tripudio di bandiere, cartelloni e striscioni: tutti per fare gli auguri. Settant’anni tondi per Robert Francis Prevost, primo compleanno per Papa Leone tra le mura vaticane. Ma la sorpresa, questa volta, l’ha fatta lui ai ciclisti di Rovigo, nominandoli alle 12 di ieri durante la tradizionale preghiera dell’Angelus dalla finestra del palazzo Apostolico. “Rivolgo con affetto il mio saluto a tutti voi, fedeli di Roma e pellegrini dall’Italia e da vari Paesi - ha esordito dopo la benedizione, introducendo i tanti gruppi presenti in piazza - saluto pure l’Associazione arti e mestieri di Sant’Agata di Militello, i motociclisti venuti da Ravenna e i ciclisti giunti da Rovigo”.

Un regalo per tutti coloro che l’hanno sentito ma ancora di più per il gruppo, di 38 persone, partito da San Bortolo e che ha svolto in bicilcetta il pellegrinaggio di 530 chilometri verso l’Urbe in occasione del Giubileo della Speranza. “Carissimi, sembra che sappiate: oggi compio settant’anni. Rendo grazie al Signore e ai miei genitori; e ringrazio quanti hanno avuto un ricordo nella preghiera. Tante grazie a tutti!” ha poi concluso Leone XIV, augurando una buona domenica a tutti, tra applausi e tanta curiosità sui festeggiamenti, quest’anno rigorosamente bianco-oro, del nuovo papa.

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