VOCE
partecipate
17.09.2025 - 07:00
I conti attuali e futuri di As2 e le prospettive di rilancio della società sotto la lente di ingrandimento dei comuni soci e dei loro consigli comunali. Venerdì scorso si è tenuto il comitato di controllo analogo dell'azienda partecipata e oggi, alle 17, è la volta dell'assemblea dei soci. L'ordine del giorno del vertice, tra i vari punti, prevede: comunicazione della presidente Maria Cristina Assennato, situazione economica e finanziaria dell’azienda, relazione sulle future politiche di rilancio della società. Tutti temi a dir poco “caldi” che sono già stati argomento di discussione in occasione del primo degli incontri itineranti, lo scorso 10 settembre, con cui l’azienda ha dato il via a un ciclo di eventi mirato a presentare nel dettaglio il Piano obiettivi 2025/2027.
Tra le priorità le modifiche statutarie che devono passare in approvazione ai singoli consigli comunali e relative alla durata dell’azienda, con asticella spostata dal 2030 al 2050, e al passaggio da “supporto alla progettazione” in “progettazione”, step necessario per poter eseguire direttamente i lavori affidati partendo già dalla firma, ad oggi ancora in carico al socio committente: una novità che comporterebbe minori vincoli e accelererebbe di certo i processi operativi, anche aziendali.
Inoltre, come annunciato lunedì a palazzo Nodari dal presidente del consiglio Mattia Moretto, il prossimo 2 ottobre il cda parteciperà al consiglio comunale del capoluogo per un confronto con l'aula ma anche con i sindacati sul tema del personale: “Una partita importante - spiega un comunicato di As2 - che viaggia in parallelo al rilancio della società e su cui l’attenzione rimane massima”. Nella stessa nota, poi, si afferma che “nelle ultime settimane sta emergendo comunque una maggiore e più consapevole assunzione di responsabilità da parte dei soci rispetto agli obiettivi di rilancio contenuti nel Piano: una sorta di fase di 'distensione' nella quale si registra anche la notizia dell’ingresso di Ecoambiente nella compagine societaria, divenuto ufficiale con l’acquisizione da parte dell’azienda che gestisce il ciclo dei rifiuti delle quote liberate dall’uscita di Badia Polesine”.
Intanto, l'atto di indirizzo deliberato dalla giunta del sindaco Valeria Cittadin in vista della partecipazione all'assemblea dei soci di oggi chiarisce che l'azienda ha fornito la documentazione relativa alla situazione economica - patrimoniale al 30 giugno 2025 nella quale si evidenzia “una perdita che proiettata al 31 dicembre 2025 appare inferiore a quella registrata nel 2024, con copertura garantita dalle riserve aziendali. Il cash flow aziendale atteso per il secondo semestre 2025 evidenzia a gennaio 2026 una diminuzione contenuta delle disponibilità liquide, che conservano a tale data una consistenza di poco inferiore a 1 milione di euro”. Inoltre, “l’ipotesi di budget 2025-2027 – si legge - prospetta un aumento dei ricavi nel 2025 e una loro riduzione nel 2026 - 2027, cui fa fronte in quest’ultimo biennio una sensibile riduzione dei costi diretti di produzione e dei costi amministrativi generali che consentono il raggiungimento dell’equilibrio economico - patrimoniale nelle annualità 2026 – 2027”. Alla luce di queste considerazioni, l’amministrazione rodigina concorda con il sindaco sul fatto che “le politiche di rilancio della società espresse in termini di aumento dei ricavi rispetto ai contratti in essere e riduzione dei costi strutturali costituiscono condizioni indispensabili” per far rimettere in sesto la società, inoltre richiede “la redazione di un piano industriale 2025-2027, approvato dall’organo amministrativo della società, teso ad indicare dettagliatamente le azioni da intraprendersi per pervenire ai risultati economici rappresentati nell’ipotesi di budget trasmessa ai soci”.
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