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Ginocchiata durante il match: 15enne in rianimazione

Soccorso con l'elicottero

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Paura, poi sollievo al Palazzo del Turismo di Jesolo. Martedì mattina, durante un incontro dei Campionati europei giovanili di kickboxing organizzati da Federkombat, un quindicenne della Repubblica Ceca, di nazionalità ucraina ha riportato forti traumi al capo e al volto. Soccorso al Punto di primo intervento di via Levantina, è stato intubato e trasferito in elicottero all’ospedale all’Angelo di Mestre, nel reparto di Rianimazione. Con il passare delle ore il quadro è migliorato: gli accertamenti non hanno evidenziato lesioni cerebrali e il giovane è fuori pericolo.

Secondo quanto riferito, l’incidente è avvenuto durante un match al Palazzo del Turismo, sede della Wako Youth European Kickboxing Championship. La famiglia del ragazzo ha sostenuto con i sanitari che l’avversario lo avrebbe colpito ripetutamente al volto anche quando era a terra. Un’accusa pesante, che apre interrogativi sulla dinamica dello scambio e sull’applicazione del regolamento in pedana.

“Assolutamente no, è una bugia. Il ragazzino non ha subito alcun ko, sono illazioni”, ribatte il presidente nazionale di Federkombat, Riccardo Bergamini. La sua ricostruzione: “Parliamo di uno sport da combattimento a contatto pieno (full contact), e dunque possono esserci problematiche. Tuttavia l’incontro è finito ai punti, a favore dell’avversario, e quando il ragazzo che ha perso è sceso dal ring il medico di gara ne ha valutato l’instabilità”. Un occhio appariva particolarmente colpito: per prudenza, il quindicenne è stato inviato in ospedale per gli accertamenti. “L’atleta era cosciente e respirava autonomamente fino al momento della sedazione. È stato intubato per scongiurare il rischio di emorragie o fratture, è una prassi”, aggiunge Bergamini.

È uno sport di contatto, ma non senza regole. Il regolamento in gara impone caschetto, guanti, paratibie, parapiedi, paradenti, conchiglia per gli uomini e paraseno per le donne. Per partecipare servono certificazioni mediche rilasciate dagli istituti di medicina sportiva dei rispettivi Paesi; prima di salire sul ring, gli atleti sostengono un’ulteriore visita di controllo. “Nulla è lasciato al caso: i controlli sono severi”, ribadisce la Federazione.

La Wako Youth European Kickboxing Championship (dove “Wako” è acronimo di “World Association of Kickboxing Organization”) si è aperta venerdì e proseguirà fino a domenica. Centinaia di giovani atleti da tutto il continente si sfidano in sei diverse discipline, trasformando Jesolo in un hub europeo degli sport da combattimento giovanili.


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