VOCE
L’evento
17.09.2025 - 20:13
Torna la Festa provinciale del volontariato di Rovigo, appuntamento dedicato a quanti ogni giorno rendono possibile una comunità più inclusiva e accogliente. L’appuntamento, giunto alla quinta edizione, è organizzato dal Centro Servizio Volontariato di Padova e Rovigo e si svolgerà domenica, dalle 10 alle 18.30, in piazza Vittorio Emanuele II e piazza Garibaldi, con attività e laboratori gratuiti dedicati a grandi e piccoli per tutta la giornata e la collaborazione del Festival dello Sport, curato dal Coni provinciale di Rovigo.
Ieri a palazzo Nodari c’è stata la conferenza di presentazione. In rappresentanza del Comune di Rovigo, il sindaco Valeria Cittadin, il vicesindaco e assessore allo Sport Andrea Bimbatti, e l’assessore all’Associazionismo Erika De Luca. “Il messaggio centrale è uno - ha evidenziato il sindaco - quando si parla di volontariato, si parla di una colonna portante delle nostre comunità. Il volontariato arriva e interviene laddove le istituzioni, da sole, non possono arrivare. Ha quindi un ruolo imprescindibile, fondato sul dono del proprio tempo. Il tempo è il bene più prezioso che abbiamo: ce ne rendiamo conto ancora di più con il passare degli anni, e donarlo agli altri è un atto straordinario. Gli interventi delle associazioni presenti oggi sul territorio sono fondamentali. C’è poi il mondo dello sport, che consideriamo un elemento straordinario per la crescita equilibrata delle nostre comunità, soprattutto dal punto di vista emotivo. Lo sport, insieme al volontariato, contribuisce al benessere delle persone, in nome del rispetto e del valore del dono”.
Marinella Mantovani, presidente del Csv ha definito l’evento “un’occasione umanizzante”. Perché, ha aggiunto, “quando parliamo di volontariato rischiamo di ridurlo a un semplice servizio. Ma il volontariato è fatto prima di tutto di persone. Domenica sarà l’occasione per dire grazie a chi mette anima e corpo nell’aiutare chi è in difficoltà. I volontari, in un mondo che sembra sempre più incattivito e imbruttito, sono portatori di gentilezza. Una gentilezza che non è solo buone maniere, ma apertura del cuore: significa sentire sulla propria pelle i problemi di chi si incontra, a volte persino portarseli a casa, ma soprattutto dire all’altro ‘io ci sono, puoi contare su di me’. Ma non dobbiamo mai dare per scontato il volontariato. Oggi affrontiamo molte difficoltà: la carenza di volontari, la fatica di avvicinare i giovani, la burocrazia che mette a dura prova le associazioni. E’ in corso una vera rivoluzione sociale, che richiede al volontariato di assumersi con consapevolezza un ruolo da protagonista nelle nuove programmazioni. Anche nel Nordest, che pure ha una presenza più forte rispetto ad altre parti d’Italia, abbiamo registrato una flessione del 3% nei volontari. Per questo dobbiamo intensificare gli sforzi, soprattutto per coinvolgere i giovani. E la festa di domenica è proprio uno di questi momenti. Sarà una giornata di colori, calore e laboratori, in cui i volontari cercheranno di avvicinare la cittadinanza e di coinvolgere nuove persone. A Rovigo chiediamo un gesto semplice ma prezioso: riconoscere i volontari con la presenza. Uscire di casa, passare in piazza, avvicinarsi ai gazebo, dire un grazie alle associazioni per ciò che fanno ogni giorno. E magari anche chiedersi se, nella propria vita, non si riesca a trovare qualche ora da donare al volontariato”.
Presente anche il presidente regionale del Coni, Dino Ponchio: “Lo sport in Veneto - ha evidenziato - conta oltre 650mila tesserati e circa 165mila volontari: il 99,6% della governance sportiva è fatta da volontari. E’ un patrimonio straordinario, ma come nel sociale, anche nello sport il problema è il ricambio generazionale: servono più giovani. Il Festival dello Sport Veneto, sostenuto dalla Regione, comprende oltre 300 feste in tutto il territorio. Domenica daremo visibilità alle Asd e società sportive, che usciranno da stadi e palestre per portare le loro attività in piazza, mostrando l’impegno quotidiano a favore di ragazzi e ragazze. Lo sport non è solo agonismo: è una palestra educativa e formativa che fa crescere cittadini migliori”.
Damiana Stocco, vicepresidente della Fondazione Cariparo ha rimarcato: “Com’è noto, Fondazione sostiene da sempre il Csv e, più in generale, il mondo del volontariato. Vorrei cogliere questa occasione per ricordare il senso di questo sostegno forte e convinto partendo dall’articolo 55 del Codice del Terzo Settore. Questo articolo stabilisce che, ogni volta che la pubblica amministrazione deve individuare i bisogni del territorio e definire le modalità e le risorse per rispondervi, è tenuta a coinvolgere il Terzo Settore. E’ il principio della co-programmazione e della co-progettazione, che in parole semplici significa costruire insieme la comunità. Si tratta di un obbligo normativo, ma anche di una responsabilità civile e sociale che riguarda tutti. Per questo le risorse che la Fondazione Cariparo destina al volontariato non sono mai fini a sé stesse: servono soprattutto a formare i volontari, a qualificarne il percorso, a rafforzarne le competenze. L’obiettivo è far crescere la capacità delle associazioni di essere non solo generose, ma anche efficaci e lungimiranti. Fondazione Cariparo non è semplicemente un “erogatore di fondi”: ha una missione filantropica chiara, che è quella di aumentare la qualità della vita delle persone che vivono nei territori di Padova e Rovigo. Questo significa lavorare per uno sviluppo che sia al tempo stesso solidale, inclusivo ed equo”.
Alla conferenza stampa ha preso parte anche l’assessore allo Sport della Regione Veneto Cristiano Corazzari, che ha rimarcato l’importanza dei valori sociali promossi dallo sport e del volontariato, testimoniando, inoltre, la vicinanza della Regione a questo importante appuntamento.
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