VOCE
allarme Chikungunya
18.09.2025 - 06:49
Zanzare e febbre alta: dobbiamo preoccuparci? Sì, ma senza allarmismi. L’estate 2025 ha certificato un cambio di paradigma: le arbovirosi non arrivano più solo con i viaggi, si trasmettono anche “sotto casa”. In Veneto, e in particolare a Verona, l’alert si è acceso con l’aumento dei casi autoctoni, cioè infezioni contratte sul territorio senza spostamenti internazionali. La chiave, dicono gli esperti, è una prevenzione condivisa: istituzioni più cittadino, ognuno con la propria parte.
In provincia di Verona, in particolare, si registrano 46 casi di Chikungunya, tutti autoctoni. In Regione, invece, 74 West Nile (71 autoctoni) e una vittima, un’ottantenne del Polesine; 23 di Dengue (22 autoctoni); 57 malattie trasmesse da zecche (42 autoctone).
Globalizzazione, viaggi intercontinentali di persone e merci e un clima sempre più “tropicale” hanno creato le condizioni ideali per la circolazione di virus veicolati da zanzare prima confinati in Asia, Africa e Sudamerica. Caldo e piogge abbondanti prolungano la sopravvivenza degli insetti. Se la stagione seguirà la norma, i primi freddi attesi a fine mese ridurranno la pressione.
“Patologie diverse, che possono destare preoccupazione ma non devono tradursi in allarmismo: non siamo di fronte a nuove pandemie”, spiega il professor Federico Gobbi, direttore scientifico dell’Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar e primario di Malattie infettive. La convivenza con le arbovirosi richiede medici di famiglia e Pronto Soccorso più formati sul riconoscimento precoce dei sintomi — spesso inizialmente simili a quelli influenzali — e cittadini consapevoli.
Le disinfestazioni comunali nelle aree verdi e le 57 trappole posizionate ogni maggio dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie aiutano la sorveglianza, ma senza l’apporto dei cittadini l’argine non regge. Ecco le misure efficace. Eliminare l’acqua stagnante da sottovasi, secchi, bidoni, gronde. Disinfestare gli spazi verdi privati. Proteggersi con zampironi, zanzariere e repellenti, scegliendo la concentrazione giusta: 5%: copertura 30–60 minuti; 20%: qualche ora; 50%: fino a 7–8 ore. Indossare abiti lunghi e chiari nelle ore critiche.
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