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la tragedia di giulia

Turetta aggredito dopo il trasferimento tra i detenuti comuni

Spostato dai “protetti” alla quarta sezione, colpito a fine agosto. Isolamento per l’aggressore, allarme dei legali

Turetta, arriva l'ergastolo

Filippo Turetta, davanti alla Corte d'Assise di Venezia

Un trasferimento di sezione ha acceso la miccia. Da quando Filippo Turetta ha lasciato l’area dei “protetti” per la quarta sezione del carcere di Verona, riservata ai detenuti comuni, la tensione è salita fino all’episodio culminato a fine agosto: un recluso lo ha aggredito. La dinamica resta sfumata — c’è chi parla di un pugno, chi di qualcosa di più pesante — ma l’autore ha ammesso il gesto ed è stato punito con 15 giorni d’isolamento. Un segnale di quanto gli equilibri interni, governati anche da un rigido “codice d’onore”, possano trasformare un trasferimento in un detonatore.

Fu lo stesso Turetta ad avvertire i suoi legali del passaggio dalla terza sezione, quella dei detenuti per reati di genere e altri “osservati speciali”, alla quarta, fra i comuni. Gli avvocati Giovanni Caruso e Monica Cornaviera misero nero su bianco le loro preoccupazioni, prefigurando che le “manifestazioni di ostilità andranno ad amplificarsi” e chiedendo particolare attenzione e la riassegnazione alla terza sezione. Un allarme motivato dal clima carcerario verso chi è accusato di aver ucciso una donna o di abusi su minori, o verso chi collabora con la giustizia.

Stando a quanto emerso, a fine agosto un detenuto ha colpito Turetta. Non è chiaro se si sia trattato di un singolo pugno o di un pestaggio, ma la responsabilità è stata ammessa dall’autore. Per lui è scattato l’isolamento di 15 giorni. Trascorsa una settimana, è stato trasferito in una cella singola in condizioni precarie, già danneggiata da un incendio appiccato dal precedente occupante. Anche in questa fase il detenuto avrebbe chiesto un nuovo trasferimento e, in segno di protesta, avrebbe smesso di mangiare e bere, rifiutando i farmaci prescritti.

L’aggressore è un 55enne che sconta condanne definitive per omicidio e tentato omicidio. Fin dall’arrivo di Turetta in quarta sezione avrebbe manifestato il proprio disappunto, sostenendo che la sua presenza creasse malumore e richiamando quel “codice d’onore” non scritto che stigmatizza, tra gli altri, chi uccide le donne. Richieste di spostamento sarebbero state riproposte più volte, ma in una casa circondariale valgono regole uguali per tutti. A lungo, i due non si sarebbero incrociati. Fino al mese scorso.

Filippo Turetta è detenuto a Verona dal 25 novembre 2023, dopo l’arresto in Germania, dove era fuggito in seguito all’omicidio di Giulia Cecchettin l’11 novembre 2023, uccisa con 75 coltellate secondo le ricostruzioni agli atti. Proprio le modalità del crimine, sottolineavano i legali, espongono il loro assistito a un rischio concreto di minacce, intimidazioni e violenze. Da qui la richiesta di un ritorno nella sezione protetta.


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