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ADDIO PICCOLO MATTIA

L’espianto degli organi è oggi

Intanto, parla l’automobilista che ha investito lui e la mamma: “Non potevo evitarli”

Addio Mattia, "Vivrai per sempre in noi"

L’espianto degli organi è fissato per oggi. La mamma di Mattia, in questi giorni tremendi, di fronte a una tragedia devastante, che segue a strettissimo giro quella rappresentata dalla perdita del marito, ha trovato la generosità, la lucidità, l’amore per donare la vita ad altri. L’addio a questo mondo del piccolo Mattia Restuccia, 7 anni, così, porterà anche una speranza per qualcuno, un futuro.

Quello che il piccolo, purtroppo, non potrà più avere. Era stato coinvolto, assieme, alla mamma, nell’incidente avvenuto lo scorso venerdì, in via Peschiera, alle porte della città, dove la bici dei due è stata investita. Mattia era sul seggiolino e le sue condizioni sono immediatamente apparse gravissime. I medici dell’ospedale di Padova, dove è stato portato in elisoccorso, hanno fatto tutto il possibile, compreso tentare una operazione chirurgica, ma non c’è stato nulla da fare.

Parallelamente alla tragedia, devastante, proseguono le indagini, nell’ambito dell’inchiesta per omicidio stradale aperta della Procura, sulla base del lavoro della polizia locale, guidata dal comandante Pierantonio Moretto.

Al vaglio degli inquirenti, in particolare, la posizione del 70enne che, in auto, avrebbe investito la donna. Ad assisterlo, l’avvocato Federico Donegatti, che ha scelto di rilasciare alcune dichiarazioni, anche a fronte della furia che, in particolare sui social, sta montando contro il 70enne.

“I processi non si fanno sui social - spiega - Il mio assistito è sconvolto per quanto accaduto. Mi ha raccontato che andava ai 30 all’ora, verso il semaforo, e si è visto sbucare fuori la signora all’improvviso. Non ha potuto fare niente, se l’è trovata sul cofano dell’auto. Ha visto solo dopo, quando è sceso, che c’era anche un bambino”.

Il 2 ottobre, ora, ci sarà il conferimento dell’incarico, da parte della Procura, a un consulente che esamini esattamente la dinamica dell’incidente. Un passaggio cruciale in questi casi.

Dagli accertamenti della polizia locale, emergerebbe anche la mancanza dell’assicurazione, per la vettura, e il fatto che la patente dell’anziano conducente non fosse in corso di validità. Anche su questo aspetto il difensore desidera fare una puntualizzazione, spiegando che la presentazione alla commissione medica per il rinnovo sarebbe stata da lì a qualche giorno.

Quindi, un passaggio sul fatto che sia stato auspicato, per il suo assistito, il carcere. “Ha 70 anni - spiega il legale - semmai andrà ai domiciliari e, in ogni caso, non si fanno i processi sulle pagine dei social, si fanno in tribunale. Ci sono tre gradi di giudizio prima di un’eventuale condanna”.

Ancora da fissare, intanto, la data dei funerali del piccolo Mattia.

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