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Medaglia per chi seppe dire “no”

La giornata degli Imi: riconoscimenti e memoria

Medaglia per chi seppe dire “no”

Una targa per ricordare il sacrificio degli Imi, gli internati militari dell’esercito italiano che, nella Seconda guerra mondiale, scelsero di non aderire alla Repubblica di Salò e all’alleanza del regime fascista con la Germania nazista. La cerimonia a Rovigo nell’ambito della Giornata dedicata agli Imi. La cerimonia ha visto la messa in duomo, in suffragio degli Internati polesani, officiata dal vescovo Pavanello e, a seguire, ai giardini delle Due torri in piazza Matteotti, lo svelamento della targa dedicata agli Imi del Polesine. Inoltre dal prefetto la consegna alle famiglie delle medaglie al valor civile.

Alla cerimonia autorità civili e militari, il prefetto di Rovigo, Franca Tancredi ha ricordato che “ci ritroviamo insieme, in questa piazza, intitolata a Giacomo Matteotti, per compiere un gesto di memoria e di riconoscenza. Consegnare le medaglie d’onore agli internati militari italiani e ai loro familiari. Dietro ogni medaglia c’è una storia, che è fatta di sofferenza, di privazioni, ma anche di coraggio silenzioso. Dopo l’8 settembre 1943, migliaia di nostri soldati, si stimano circa 650mila, furono internati, deportati nei campi di prigionia tedeschi. A loro venne chiesto di rinnegare la patria, di arruolarsi con chi aveva invaso la nostra terra. Ma la maggior parte di loro rispose ‘no’. Un no che non fu un atto di ribellione momentanea. Ma una scelta di dignità e di fedeltà. Con queste medaglie l’Italia dice grazie. Ogni volta che ricordiamo l’Imi, rinnoviamo un impegno: quello di non dimenticare. Questa cerimonia, dunque, non è solo è un atto di amore verso la nostra storia, verso i nostri valori”.

A rappresentare l’amministrazione comunale la consigliera Sara Moretto.

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