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Scontro in aula sul vincolo boschivo

Dall’opposizione Borile incalza per l’inserimento. Il sindaco Zeggio: “Impossibile perimetrare”

Scontro in aula sul vincolo boschivo

Ex zuccherificio e variante 7 al Piano degli interventi al centro della seduta del consiglio comunale di giovedì scorso, con la mozione presentata dal consigliere di minoranza Stefano Borile relativa alla richiesta di inserire il vincolo forestale nell’area.

Borile ha infatti invitato il consiglio a “provvedere tramite i competenti uffici comunali ad inserire in tutti gli strumenti urbanistici il vincolo forestale come previsto dalla Regione Veneto con Pec del 22 novembre 2019 e protocollata dal nostro Comune il 22 novembre 2019”. Un vincolo che, ha affermato il sindaco Francesca Zeggio, “è già stato inserito nella Variante 7, riportato nella tavola dei vincoli”. Non è però dello stesso avviso Borile, che ha invece affermato che il vincolo non è attualmente presente nei documenti e ne ha ripercorso l’iter: “Il 14 settembre 2019 i carabinieri forestali si sono recati all’ex Zuccherificio e hanno rilevato la necessità di inserire un vincolo boschivo e in conseguenza il 22 novembre il nostro Comune riceve dalla Regione Veneto la Pec con la quale viene scritto che in data 18 ottobre il personale della Regione Veneto si è recato nell’area e ha rilevato che alle specie inserite a scopo ornamentale si stanno associando aceri e querce a indicare una evoluzione del bosco verso forme più complesse. Termina la Pec dicendo che rimane in capo al Comune l’impegno di esplicitare il vincolo forestale negli strumenti urbanistici. L’eliminazione del bosco, anche parziale, con cambio di destinazione d’uso dei terreni, è vietata, ai sensi dell’articolo 15 della legge regionale 5278, salva espressa preventiva autorizzazione da parte della giunta regionale”.

Il consigliere ha concluso sottolineando la mancata esplicitazione del vincolo nelle varianti precedenti alla settima, approvate dal 2019 in poi. Nella cartografia, precisa Borile, il vincolo boschivo deve prevedere una linea che delimita il bosco, non semplicemente indicandolo nella dicitura, e nell’attuale mappa “il vincolo boschivo è sul 90% della dell’appezzamento e non è delimitato in modo corretto. Deve essere coerente con il bosco esistente, per mettere nelle condizioni l’imprenditore che lo ha acquistato di avere esattamente una triangolazione dell’ambiente in cui può operare”.

Un’analisi attenta alla quale però il sindaco Zeggio ha replicato: “Dalla nota della Regione si evince la dichiarata impossibilità di perimetrare in modo adeguato la zona oggetto di vincolo e di conseguenza di restituire cartograficamente la superficie esatta, ma soltanto una superficie approssimativa all’interno della quale è prudenziale ritenere esistente il vincolo forestale. Quindi per quanto riguarda la voce della nota regionale, dove si dichiara che rimane in carico al Comune di esplicitare il vincolo boschivo nei piani urbanistici, è nel rispetto della Regione Veneto, che è quella che può modificare o spostare o ridurre il vincolo”.

“Il vincolo non c’è - ha ribattuto il consigliere di minoranza Moreno Ferrari - ci sono delle colonie di aironi, di garzette, c’è un’archeologia industriale perché qui sono nati i primi zuccherifici, c’è una zona che ha una sua importanza, ma gli uffici ci hanno detto che la nota non è stata recepita”.

La variante che è comunque consultabile sul sito del Comune di Lendinara ed è possibile presentare osservazioni entro il 28 ottobre all’ufficio urbanistica del Comune.

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